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Il colonello Vittori allo studio nello spazio dell'antimateria: un vanto per l'Italia

La NASA, notizia del il 26 Mar 2010, ha approvato l’integrazione, sulla missione Shuttle STS-134, del programma di esperimenti definito congiuntamente dall’ASI (agenzia spaziale italaiana) e Aeronautica Militare e porterà nel prossimo mese di luglio il Colonnello Roberto Vittori, nato il 15 ottobre 1964 a Viterbo, astronauta del Corpo Europeo, di nuovo sulla Stazione Spaziale Internazionale.

 

 Il programma sperimentale a bordo della missione STS-134 è stato selezionato attraverso il Bando di ricerca sul "Volo umano spaziale", emesso dall’ASI nel giugno dello scorso anno. Il programma, approvato dalla NASA, comprende sei esperimenti e si avvale dell’accesso diretto alle risorse della Stazione Spaziale Internazionale di cui il nostro Paese gode, grazie alla fornitura dei moduli italiani Leonardo, Raffaello e Donatello

 Il Colonnello Vittori ha partecipato a importanti missioni come  “Marco Polo” nel 2002 ed ”Eneide” nel 2005 e tornerà di nuovo sulla Stazione Spaziale Internazionale. Questa volta, però, non più partendo da Baikonur sulla Soyuz, ma da Cape Canaveral sul Discovery. Vi

ttori, registrerà due record: sarà il primo astronauta italiano ad aver raggiunto lo Spazio sia sulla Soyuz che sullo Shuttle e allo stesso tempo il primo ad accedere per ben tre volte alla ISS (Stazione spaziale internazionele).

Sullo Shuttle Discovery, che porterà Vittori sulla ISS a metà settembre 2010, c’è anche un particolare esperimento scientifico, che ambisce a diventare lo “Hubble Space Telescope” dei raggi cosmici. Si chiama Ams, il primo magnete superconduttore pensato per operare nello Spazio, pesa 8 tonnellate ed è il risultato di una collaborazione internazionale, cui hanno preso parte 16 diversi Paesi.

A guidarla, come Principal Investigator e Co-Principal Investigator, il Premio Nobel Samuel Ting (MIT/CERN) e il Professor Roberto Battiston (INFN/Università di Perugia). Il Sub-Commissario dell’ASI Piero Benvenuti annuncia:  "Per la prima volta AMS verificherà l’esistenza o l’assenza dell’anti-materia, come i possibili meccanismi collegati all’origine della materia oscura”.

L'obiettivo di AMS, un cubo di 4 metri per 4 pesante sette tonnellate e mezza, è capire perchè nell’Universo esista una forte asimmetria tra materia e antimateria, con una netta prevalenza della prima, quando si sa che nel Big Bang dovettero formarsi in quantità pressoché identiche.  Indagare l’antimateria, che non emette radiazioni e quindi non è osservabile con le normali strumentazioni, è estremamente complesso e costoso.

AMS rivelerà la presenza di antimateria nello spazio. Cercherà infatti di rivelare antiprotoni, antideutoni e anti-nuclei di elio determinandone la traiettoria e l’energia grazie a un potente magnete superconduttore, il più grande che sia mai stato usato in orbita. Le ricerche di cui si occuperà AMS risultano ancora più importanti in questo momento in cui la ricerca è concentrata nello studio dei raggi cosmici, inoltre, nell’Universo sono stati osservati fenomeni caratterizzati da energie altissime, che è impossibile riprodurre in qualsiasi acceleratore.

 L’Italia ha un ruolo primario nello sviluppo dello spettrometro superconduttore AMS, grazie alla collaborazione tra l’ASI e l’INFN. In particolare l’Italia ha sviluppato la maggior parte dello spettrometro grazie agli strumenti derivati dalle tecnologie usate durante gli ultimi trenta anni per l’individuazione delle particelle in acceleratori come quello di Frascati e del CERN. L’Italia è inoltre coinvolta nei principali componenti tecnologici del “payload”, inclusi i sistemi di integrazione di operatività in-orbita dei suoi differenti sistemi.

Intanto, lo Shuttle Discovery ha agganciato la ISS la mattina del 7 aprile, raggiungeno in otto minuti e mezzo l'orbita prevista. L"attracco" alla Stazione Spaziale Internazionale è avvenuto per la prima volta in modalità "radar failure", vale a dire con una manovra effettuata a mano dal comandante Alan Pointdexter. La missione, la 131esima dello Shuttle e la 33esima  diretta verso la ISS, durerà in tutto 13 giorni e prevede tre passeggiate extraveicolari (EVA) durante le quali verranno svolte le previste operazioni di manutenzione all'esterno della stazione.

In questa missione Leonardo, uno dei tre Multi-Purpose Logistics Module (MPLM), moduli logistici pressurizzati prodotti dalla Thales Alenia Space di Torino grazie a un accordo ASI-NASA, ha permesso il trasporto in orbita di rifornimenti, attrezzature scientifiche e una camera da letto aggiuntiva per l'equipaggio.

Durante il quarto giorno di missione il modulo sarà agganciato temporaneamente alla ISS, e più precisamente al nodo Harmony, per scaricare il prezioso carico a bordo della stazione e poi tornare a terra a missione conclusa insieme al Discovery Il prossimo settembre Leonardo sarà agganciato alla stazione orbitante in modo permanente diventando parte integrante del laboratorio spaziale internazionale.

 

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