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Il film: La Papessa

Storia simbolo dei nostri giorni, in cui molte donne, per seguire la loro strada e ottenere rispetto dal mondo maschile, sono costrette a mettere da parte la loro femminilità e assumere atteggiamenti da uomo.

Oggi per le donne è scontato andare a scuola e imparare, anzi, molte continuano a farsi trattare da sciocche oche in cerca del matrimonio ricco e fortunato.

 

C'è  un aspetto di questa società inquietante a cui è difficile abituarsi. Una storia, una biografia, grandi gesta di un personaggio, vengono conosciute solo se portate al cinema o in tv.

Nel caso di Agorà, biografia della grande Ipazia, e la Papessa Giovanna, il pubblico femminile avrebbe dovuto accalcarsi davanti ai botteghini per riempire le sale del cinema e, invece, che delusione, ha ignorato questi due film importanti.

Perchè?

Oggi per le donne è scontato andare a scuola e imparare, anzi, molte continuano a farsi trattare da sciocche oche in cerca del matrimonio ricco e fortunato.

 Ipazia e Giovanna ci ricordano che la cultura da pochissimo tempo è una libertà per la donna, a cui in passato era vietato imparare, persino, saper leggere. Come dimenticare che coloro che sapevano guarire, leggere, dibattere di politica potevano essere liquidate con un'accusa di stregoneria?

Se qualcuno avesse auspicato che le mamme, investite di responsabilità verso le loro figlie, avrebbero fatto a gara per portare la progenie a conoscere la storia di due donne che hanno lottato a costo della vita per la conoscenza, alla fine avrebbe guadagnato solo una delusione. Storie importanti per far capire alle piccole donne di oggi, l'importanza dello studio, del sapere, del rispetto e offrire loro un fertile nutrimento per il futuro, negli ultimi anni scarseggiano.

Ieri al cinema, nella sala che proiettava la Papessa eravamo in 5, 2 uomini (probabilmente trascinati dalle consorti) e tre donne.

Giovanna è una storia che per anni è stata ignorata dalle istituzioni. In teatro, in biblioteca o in libreria, però, tra gli scaffali meno in vista, è stato sempre possibile trovare uno o più libri su questo personaggio che alcuni sostengono non essere mai esistito, frutto di una leggenda, altri invece darebbero una falange per dimostrare il contrario. Finalmente, almeno, gli appassionati di tarocchi sapranno da dove nasce la carta della Papessa.

Le fonti che parlano di lei, dopo l'anno mille, sono Mariano Scoto, Boccaccio, Sigiberto Ghembloux.

Comunque sia non è importante sapere se nella storia c'è stato o meno un papa donna. Ciò che riempe il cuore è la storia in sè, testimone dell'intelligenza umana senza confini di sesso. Una barriera che ancora oggi non è completamente superata, non per colpa delle leggi e della Costituzione ma delle donne stesse che non riescono a far tesoro dei loro diritti.

Anche oggi che c'è il ministero delle pari opportunità la donna continua ad essere un Universo inverso alla società.

Giovanna (circa 850 D.C.), anglicana, nasce in un villaggio inglese, grazie alla mamma di origine pagana, accresce il suo interesse per il sapere e la conoscenza delle piante  officinali, vietato alle donne; pronta ad affrontare un mondo maschilista, ignorante, avido, superbo e ambizioso segue la sua strada.

Lotta contro il padre, prete del villaggio, lotta contro il maestro della scuola, lotta contro la stupida invidia e gelosia di una donna, viene catapultata nell'avventura della vita e per continuare il suo cammino è costretta a fingere di essere un frate, un uomo. Nulla la ferma, neanche il suo grande e unico amore, un cavaliere.

Questa storia, al di là dell'importanza documentale, è un simbolo dei nostri giorni, in cui molte donne, per seguire la loro strada e ottenere rispetto dal mondo maschile, sono costrette a mettere da parte la loro femminilità e assumere atteggiamenti maschili.

Sebbene in rari momenti non riesce a contenere quelle eccessività che contraddistinguono il cinema americano, qualche inesattezza ( ad esempio il Papa a cui ella succede non è Sergio, ma Leone IV, succeduta da Benedetto III) forse per esigenze di copione, è un film importante che deve essere sottosposto all'attenzione delle donne.

Alla fine, come tutte le eroine che devono insegnarci qualcosa, Giovanna muore. 

La leggenda ha tre finali diversi, Giovanna rimane incinta e durante una processione ha un malore dovuto a perdite di sangue. In una versione muore davanti a tutta Roma in processione. In una seconda, la popolazione adirata spinge la giustizia romana a condannarla, in un finale si racconta che la legano agli zoccoli di un cavallo che la trascina fuori dalle mura; in altro, viene lapidata dal popolo, inumata e coperta da una pietra grande bianca su cui viene inciso il versetto delle 6 P.

 

chiacchiere da ape

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