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Nucleare: riflessioni sui vantaggi e svantaggi

centrali nucleariBerlusconi sostiene che è doveroso tornare al nucleare ma l'opposizione fornisce interessanti argomenti per rifiutarlo.

10 aprile 2010 -A Parigi sono stati firmati ieri "undici accordi, tra Italia e Francia per il nucleare, l'industria, formazione e sicurezza". Il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola ne dà notizia dall'Eliseo, nel corso del vertice bilaterale Francia-Italia.

Il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, e quello francese Jean-Louis Borloo, hanno firmato, inoltre, nella giornata di ieri, un protocollo d'intesa sulla sicurezza nucleare. L'accordo istituisce fra i due Paesi un regolare sistema di scambio di informazioni e di esperti in materia di sicurezza nucleare, facilitando la collaborazione fra le due agenzie nazionali competenti in materia di sicurezza nucleare, l'Ispra e l'Asn. Contestualmente, le due agenzie hanno sottoscritto un accordo di collaborazione finalizzato allo scambio di informazioni nelle questioni relative alla scelta dei siti, alla costruzione, la messa in opera e la dismissione di impianti nucleari, il ciclo del combustibile, la gestione dei rifiuti radioattivi, la protezione radiologica nei settorindustiale, della ricerca e della salute.

Nel Protocollo firmato ieri è anche compreso l'accordo Enea e Irsn che dichiarano di contribuire all'informazione del pubblico. Giovanni Lelli, Commissario dell'Enea, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, e Jacques Repussard, direttore generale dell'Irsn, Istituto francese di radioprotezione e sicurezza nucleare, hanno firmato, sempre a Parigi un accordo di cooperazione per la sicurezza nucleare e la radioprotezione. Jacques Repussard ha affermato che ''l'obiettivo dell'Irsn e dell'Enea e' di mettere in comune le reciproche esperienze nei settori della radioprotezione e della sicurezza al fine di favorire l'utilizzo sicuro e responsabile del nucleare civile. Gli ingegneri e i ricercatori delle due istituzioni avranno l'opportunita' di scambiare le loro esperienze e di sviluppare insieme progetti in un vasto campo che spazia dai metodi d'analisi per le centrali a fissione, alle ricerche sulla sicurezza degli impianti a fusione, quali Iter e include anche la sorveglianza radiologica delle persone e dell'ambiente''. Per Lelli ''l'impegno dell'Enea nel settore nucleare, in vista del supporto all'Agenzia di Sicurezza Nucleare, riguarda anche l'acquisizione degli strumenti di analisi di processi e sistemi nucleari che si trovano nella tecnologia del reattore Epr francese. L'Irsn ha un'indiscussa competenza nel settore perche' svolge la funzione di esperto in sicurezza nucleare in supporto delle autorita' francesi''. Questo accordo rientra nell'ambito del Protocollo di Accordo tra la Repubblica francese e la Repubblica italiana nel settore dell'energia nucleare. (ANSA).

L'indirizzo di governo attuale, diretto verso il nucleare, è stato ampiamente confermato dal Presidente Berlusconi dichiarando che  il ritorno all'energia nucleare è una decisione "doverosa" perchè il no all'atomo ha comportato per l'Italia un costo del 30% in più dell'energia nel confronto con i partner europei ed una perdita di competitività. Il Premier ha esposto i suoi intenti futuri:"Bisogna convincere i cittadini che oggi le centrali nucleari sono assolutamente sicure". Ha ricordato, inoltre, che le centrali francesi sono vicine all'Italia "e un eventuale pericolo ricadrebbe anche su di noi". Quindi - ha aggiunto - "abbiamo pensato di far capire questa situazione anche attraverso la televisione". Insomma serve "un periodo di maturazione dell'opinione pubblica italiana".

A queste dichiarazioni l'opposizione ha risposto energicamente.

L'europarlamentare del Pd Debora Serracchiani ha asserito, tra le altre cose, che "il  governo Berlusconi ha fatto un altro passo indietro sulla strada delle energie sostenibili, e parecchi avanti sulla strada del pericolo per l'ambiente e la salute". (AGI)

"L'Italia compra tecnologia vecchia a costi elevati" per il ritorno al nucleare "invece di impegnarsi nelle energie rinnovabili".  Informa, da Roma, Stella Bianchi, della segreteria del Partito Democratico, responsabile Ambiente. "....fa saltare il mercato dell'energia perche' impone l'acquisto prioritario di quella che tra almeno un decennio sara' prodotta con il nucleare, che scarica sulle bollette dei cittadini le garanzie che le imprese chiedono per investire. Una scelta sbagliata che non da' vere opportunita' di sviluppo e che non serve a rispettare gli obiettivi di contenimento delle emissioni al 2020. Continuiamo a perdere tempo invece di impegnarci seriamente sulle rinnovabili e sull'efficienza energetica, sull'economia verde come opportunita' per uscire dalla crisi", conclude. (MF-DJ- com/pev)

Felice Belisario, presidente dell'Italia dei Valori a Palazzo Madama avvisa e ricorda: "I distruttori dell'ambiente si arrampicano sugli specchi, ma ancora non sanno dove e come stoccare le scorie radioattive. Di certo non se ne occupera' Sarkozy, gia' occupato a risolvere i suoi problemi di smaltimento.A questo punto le chiacchiere propagandistiche stanno a zero: la maggioranza dei cittadini e' contraria alla costruzione di centrali nella loro regione di residenza e gli italiani, che gia' si sono pronunciati sul nucleare con il referendum del 1987, presto avranno di nuovo l'opportunita' di esprimersi grazie al nuovo referendum abrogativo promosso dall'Italia dei Valori. Vedremo che cosa sceglieranno". (AGI) .

E' chiaro che in questo momento, ogni italiano è chiamato a riflettere su una decisione fondamentale: nucleare sì o rifiutarlo.

Le decisioni di chi rappresenta la democrazia dovrebbero, almeno dare l'illusione di libertà. Libertà significa decidere.

Due sono gli orientamenti, senza vie di mezzo: accettare le centrali nucleari con la speranza che i costi delle bollette si abbassino, vivendo nel costante potenziale pericolo il cui desiderio di sedare il terrore spingerebbe il popolo italiano a credere alla narcotizzazione propagandistica.

In alternativa: no al nucleare, come è stato espresso in passato. Scegliere la strada più impegnativa delle energie sostenibili, rischiando di offendere  il senso estetico di Vittorio Sgarbi, introducendo Energia Eolica con Pale sulle colline, ma guadagnare in salute, dignità, senza rischi di vie di smaltimento scorie poco sicuri.

Le centrali nucleari in Francia non sono una scusa palusibile per inserire il nucleare. Inserire centrali nucleari nel nostro Paese comporta una serie di rischi più realizzabili di un'esplosione quali condannare l'ambiente di 4 località italiane, aumentare i rischi smaltimento, aumentare le scorie rispetto a quelle che circolano in Europa ora, fornire l'occasione di un nuovo redditizio business a associazioni di stampo mafioso.

Tutto questo rischio vale la pena solo per abbassare i costi delle bollette?

Riflettiamo.

chiacchiere da ape