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Un Angelo rosa, viaggio mistico e storico negli archivi abruzzesi.

Cultura/libri

Ieri è stato presentato il libro 'Un Angelo rosa', nella Chiesa di Sant'Agata a Chieti, presenti l'autrice Emiliana Di Giovanni e èDICOLA editrice, davanti ad un folto pubblico.

Una ricerca ben strutturata e documentata, che copre un arco temporale di tre secoli e coinvolge molti luoghi dell'Abruzzo, durata ben tre anni, nata dal desiderio di Emiliana Di Giovanni di scavare nel proprio albero genealogico, suggerita da una foto di una bimba, Liliana, morta a soli tre anni nel 1939, sua zia. Un libro diviso non in capitoli ma i 4 stagioni, inizia con il racconto di un sogno, quasi fiabesco, che spiega le ragioni del volume, pieno di documenti, foto e illustrazioni preziose.

Un angelo rosa il titolo del primo lavoro dell'autrice teatina, presentato a Sant'Agata. “Ho scelto questa chiesa perchè qui sono riuscita a trovare molto materiale per il libro”. Così rivela emozionata la scrittrice a margine della presentazione.

L’Angelo Rosa, la piccola Liliana, apre un percorso scientifico e interiore, attraverso la certosina ricerca negli archivi d'Abruzzo, l'autrice scopre notizie inedite che coinvolgono la propria famiglia e la storia dei luoghi che ne fanno da scenario. E la rivelazione di una parentela Giovanni-Patella è il cardine del libro, il pittore di Mosciano Sant'Angelo.

“Il ritratto in copertina non è la piccola Liliana, non mi sembrava il caso di metterne la foto”, l'unica scattata, come era usanza all'epoca, al momento della morte. “Il quadro, dipinto da Patella, raffigura una ragazza del borgo di Mosciano Sant'Angelo”.

La presentazione, a cura dell'Avv. Loris Di Giovanni, introdotta dalle immagini di un proiettore, ha visto alternarsi gli approfondimenti di relatori con interventi musicali e canori di Mauro Cerritelli e Francesca Maria D’Antonio, quest’ultima anche creatrice delle illustrazioni dell'albero genealogico della famiglia dell'autrice.

La Dottoressa Katia Giampietro, l’archivista Lucia Palazzi, il dottor Antonio Di Matteo in qualità di direttore del museo storico di Mosciano Sant’Angelo, sono i protagonisti indiretti della storia, insieme a Don Aldino Tomassetti e Don Michelangelo Tumini; “gli angeli”, come li chiama l'autrice, che l'hanno accompagnata e coadiuvata nella raccolta dei documenti.

“Se vuoi essere universale parla del tuo villaggio”, Loris Di Giovanni, cugino della scrittrice, ha citato Tolstoj, “Emiliana ha parlato dell'identità della famiglia, del nostro villaggio”.

Emozionata Giampietro ha parlato di un “contenuto magico e accattivante”. Teramo, Pescara, Chieti, la Paleografa Palazzo ha raccontato il viaggio negli archivi che ha toccato persino le Marche, dove le notizie s'intrecciano e infittiscono davanti alla trasformazione del cognome in Patella. “A nome della mia città devo ringraziare Emiliana, nel suo libro parla molto di Mosciano Sant'Angelo, la storia”, nel suo intervento Antonio Di Matteo ha cercato, con l'aiuto delle splendide foto di affreschi, di far conoscere l'opera di pregio di Patella.

A conclusione della presentazione Suor Annarita ha ringraziato Emiliana Di Giovanni. Il ricavato del libro è devoluto all'Istituto Santa Luisa di Chieti.

 

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