Continuano ad aumentare i nuovi casi di coronavirus in Italia: 523 sono i contagi delle ultime 24 ore, per un totale di 252.235 da inizio emergenza. I dati sono stati diffusi dal Ministero della Salute e sono consultabili sul sito della Protezione Civile. Si registrano altre sei vittime, il totale da inizio emergenza sale a 35.231. Le persone attualmente positive al coronavirus sono 14.081, 290 in più rispetto a ieri. Sono 226 le persone guarite nelle ultime 24 ore, 202.923 da inizio emergenza, mentre quelle ricoverate in terapia intensiva sono 55, due in più di ieri. Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati eseguiti 51.188 tamponi, per un totale da inizio emergenza che sale a 7.420.764. Circa un quinto dei test è stato eseguito in Veneto (10.065).
"Discoteche devono rimanere chiuse"
Un nuovo lockdown nazionale "è decisamente improbabile". Ma le chiusure locali "possono diventare inevitabili se la situazione sfugge di mano, se il controllo del territorio e degli infetti sfugge di mano". E il rischio esiste, perché "c'è sempre una festa danzante o un barbecue da fare, un funerale da celebrare". Così il coordinatore del Cts, Agostino Miozzo, sottolineando che "400 casi al giorno non sono tanti né pochi.
Dicono che il virus c'è ed è presente in tutto il paese. Siamo ancora in una situazione governabile. Però è una situazione precaria e il passaggio, il salto quantitativo, può essere molto veloce, questo è il rischio vero". "Le discoteche - ribadisce Miozzo - devono rimanere chiuse perché, checché se ne dica, con migliaia di ragazzi ammassati non c'è nulla da fare.Le aggregazioni di massa sono devastanti - aggiunge - impossibili da gestire". Ci sono però degli interessi economici e migliaia di lavoratori da tutelare. "Ci rendiamo perfettamente conto - dice - e per questo servono delle compensazioni. Il lavoratore del settore va tutelato come e forse anche più degli altri, perché parliamo di un settore troppo a rischio". Tenere le discoteche aperte "è un serio rischio", sottolineano fonti di governo ricordando alla Regioni che l'esecutivo, anche nell'ultimo Dpcm, "ha sempre ribadito che le aperture non erano e non sono previste". Proprio per tentare di trovare una soluzione condivisa e dopo l'incontro di mercledì al quale hanno partecipato i ministri Speranza, Boccia e Patuanelli, secondo quanto si apprende, il ministro degli Affari Regionali potrebbe riconvocare i governatori.