I Contagi e decessi oggi
Sono, intanto, 28.244 i nuovi contagi da coronavirus oggi in Italia, secondo il bollettino sul sito del ministero della Salute. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 353 morti, che portano il totale a 39.412 dall'inizio dell'emergenza. I tamponi eseguiti da ieri sono 182.287. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 2225 con un incremento di 203 unità.
Dl ristori
Dovrebbe sfiorare i due miliardi il dl ristori bis su cui lavora il governo in vista della nuova stretta introdotta con un Dpcm che il premier Giuseppe Conte confida di chiudere in serata. Così riferisce Adnkrnos. I lavori del ministero dell'Economia sul decreto sono andati avanti nella notte, con l'obiettivo di varare il decreto a stretto giro dal Dpcm, quasi in parallelo. Le risorse verrebbero reperite tra i saldi della Nadef (1 miliardo di euro) e altri avanzi di bilancio 2020, con un balzo in avanti della dotazione finale rispetto al miliardo e mezzo ipotizzato all'origine. Al Mef si lavora dunque per suddividere i codici Ateco, viene spiegato dalle stesse fonti, in relazione alle regioni, così da procedere con i ristori nelle aree più colpite, quelle che subiranno un lockdown quasi totale. Non ci sarebbe invece sul tavolo, al momento, un nuovo scostamento di bilancio. La sfida principale, che vede impegnato anche il Mise, è quella di mettere a terra un meccanismo flessibile e differenziato che si adatti a tutte le variabili: zone rosse-filiere colpite, una mappatura non statica ma soggetta all'evoluzione del contagio.
La Bozza.
Il Ministro della salute, con frequenza almeno settimanale, verifica il permanere" per Regioni o parti di esse la collazione "in uno 'scenario di tipo 3' e con un livello di rischio 'alto'" e "provvede con ordinanza all’aggiornamento (...). Le ordinanze" emanate dal ministro della Salute "sono efficaci per un periodo minimo di 15 giorni e comunque non oltre la data di efficacia del presente decreto".
Il tentativo che si sta facendo è non paralizzare il Paese: non sarà un lockdown rigido, ma simile al modello tedesco, "un lockdown light".Così la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa su Rai Radio1 a Radio anch'io.
Le misure:
Coprifuoco dalle 22 - "Dalle ore 22.00 alle ore 5.00 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È in ogni caso fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche, per tutto l'arco della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi". E' quanto si legge in una prima bozza, ancora provvisoria, del Dpcm.
SPOSTAMENTI - "E' vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori" ad alto rischio Covid, "salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Sono comunque consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti n cui la stessa è consentita. E' consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza", si legge.
"È vietato ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune".
SCUOLA - "Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell'organizzazione dell'attività didattica (...) in modo che il 100 per cento delle attività sia svolta tramite il ricorso alla didattica digitale integrata", si legge.
"Resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia richiesto l’uso di laboratori o sia necessaria in ragione della situazione di disabilità dei soggetti convolti e in caso di disturbi specifici di apprendimento e di altri bisogni educativi speciali, garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata, in modo che sia garantita una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione".
"L’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l’infanzia -si legge ancora- continua a svolgersi in presenza, con uso obbligatorio di dispositivi di protezione delle vie respiratorie salvo che per i bambini di età inferiore ai sei anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l'uso della mascherina".
BAR E RISTORANTI - Nelle zone ad alto rischio contagio "sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale a condizione che vengano rispettai i protocolli o le linee guida diretti a prevenire o contenere il contagio".
"Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico sanitarie sia per l'attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 22,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze", prosegue la bozza.
"Restano comunque aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro".
TRASPORTI - "Le disposizioni del presente decreto si applicano dalla data del 5 novembre 2020, in sostituzione di quelle del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 24 ottobre 2020, e sono efficaci fino al 3 dicembre 2020", recita il testo.
CENTRI COMMERCIALI - "Nelle giornate festive e prefestive sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita, nonché gli esercizi commerciali presenti all'interno dei centri commerciali e dei mercati, ad eccezione delle. La chiusura non e' disposta per farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, e punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole", prevede il testo.
PARRUCCHIERI - Nelle zone "di massima gravità e da un livello di rischio alto", le cosiddette Regioni rosse, "sono sospese le attività inerenti servizi alla persona fra cui parrucchieri, barbieri, estetisti".
NEGOZI - Secondo la bozza, nelle zone ad alto rischio "sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità (...), sia nell'ambito degli esercizi commerciali di vicinato, sia nell'ambito della media e grande distribuzione, anche ricompresi nei centri commerciali, purché sia consentito l'accesso alle sole predette attività".
"Sono chiusi, indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari. Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie, le parafarmacie".
Smart working ai massimi livelli possibili, sia nella Pubblica amministrazione che nel settore privato, e ingressi differenziati del personale. In particolare, le pubbliche amministrazioni (salvo il personale sanitario e chi è impegnato nell'emergenza) dovranno assicurare "le percentuali più elevate possibili di lavoro agile, compatibili con le potenzialità organizzative e con la qualità e l'effettività del servizio erogato" e "con le modalità stabilite da uno o più decreti del Ministro della pubblica amministrazione". Sarà compito di ciascun dirigente di garantire il massimo livello di smart working. La bozza di Dpcm contiene anche la "forte raccomandazione" dell'utilizzo della modalità di lavoro agile da parte dei datori di lavoro privati.
Stop alle crociere - Al fine di contrastare il diffondersi del coronavirus, la bozza prevede lo stop dei servizi di crociera da parte delle navi passeggeri di bandiera italiana. Il provvedimento fa salve le crociere in atto entro l'8 novembre. E' inoltre consentito alle navi di bandiera estera impiegate in servizi di crociera l'ingresso nei porti italiani esclusivamente ai fini della sosta 'inoperosa'.