A Pescara si terrà giovedì 28 ottobre, dalle ore 16:30, una seduta di Consiglio comunale, in adunanza straordinaria con “sessione aperta”, per discutere e deliberare il seguente ordine del giorno: “Emergenza idrica: cause e azioni in corso per il suo superamento, prospettive di intervento sulla rete idrica locale”.
Intanto questa mattina si è tenuta questa mattina la conferenza stampa congiunta del gruppo consiliare PD in Regione e al Comune di Pescara, avente ad oggetto: “Rubinetti a secco. Un problema non dipeso solo dalla carenza d’acqua. Sottovalutazione del rischio, ritardi e procedure sbagliate di Aca e Regione Abruzzo”. Presenti il consigliere regionale Antonio Blasioli e i consiglieri comunali Piero Giampietro – capogruppo del Pd, Marco Presutti, Stefania Catalano, Francesco Pagnanelli.
In una nota si legge che "La recente risposta all’interpellanza presentata in Consiglio regionale a luglio, ma discussa solo lo scorso 6 ottobre, ha permesso di portare in evidenza con quanta sottovalutazione della carenza idrica l’Aca si è approssimata al 2021, dopo il pessimo anno che si era registrato nel 2020, legato alla carenza di neve e piogge." E vengono rilevate una serie di aspetti: vetustità delle reti e la mancata apertura de “i lavori in corso per il raddoppio dell’acquedotto Tirino”. "Aca ha stilato un fabbisogno di interventi necessari pari a 131,5 milioni di euro." Il PD riferisce che lo si legge nella ricognizione effettuata per la programmazione 2021/27 dal Dipartimento Territorio e Ambiente della Regione, che ricalca il piano trasmesso da Aca e che Ersi ha approvato con Delibera 18/2020 per inviarlo ad Arera per provare a ottenere i finanziamenti nell’ambito della Sezione Acquedotti del Piano Nazionale Invasi e del PNRR. "Al momento però, gli unici fondi disponibili per i lavori, esclusi quelli del Masterplan precedentemente citati, sono quelli pagati dalle tariffe a carico dei cittadini."
Il Vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari "serve che i Sindaci vadano a sbattere i pugni sui tavoli: Ersi e Aca sono aziende pubbliche al 100%, e di quest’ultima proprio i sindaci sono i principali azionisti, nominano i CDA e approvano i bilanci. È chiaro quindi che oltre al danno è inaccettabile la beffa del rimpallo di responsabilità che qualche Primo cittadino sta perpetuando ormai da mesi". Lo afferma in una nota stampa. "In Regione, poi, sono anni che chiediamo un rifacimento della struttura delle reti idriche abruzzesi, che rimangono un vero e proprio colabrodo con perdite che arrivano fino al 70%, dalla sorgente fino agli impianti domestici." Sulle risposte in consiglio "mi aspettavo risposte chiare e un programma di azioni concrete sulla mappatura delle reti da parte di Ersi (Ente regionale servizio idrico) e sulle azioni volte a migliorare la rete idrica d’Abruzzo. Ma niente, anche questa volta l’Assessore non risponde e, in mancanza di una spiegazione tecnica, bofonchia parole di circostanza per giustificare l’ingiustificabile. Tutto questo è inaccettabile. Su servizio idrico integrato è stata confezionata una gestione fallimentare sotto ogni punto di vista da Regione Abruzzo e Comuni, confermando come questi siano distanti anni luce dalle esigenze dei cittadini. È indispensabile che agli interventi a lungo tempo sulla rete si agisca con immediatezza almeno per garantire l’accesso all’acqua alla cittadinanza. Storie come quelle che abbiamo letto oggi non sono tollerabili in una città come Pescara che vuole vendere l’immagine di città del futuro ma non riesce neanche a garantire i servizi indispensabili come l’acqua”. Conclude.
I consiglieri comunali de La Sinistra con Diego Alberta Giannini, Edoardo Raimondi e Silvio Di Primio, insieme al segretario regionale di Sinistra Italiana Daniele Licheri, denunciano i reiterati disservizi idrici sul territorio e lanciano un appello per costruire una mobilitazione regionale che metta una volta per tutte la Regione, l’Ersi e tutte le società territoriali che gestiscono il servizio idrico di fronte alle proprie responsabilità. “A Chieti l’acqua corrente, ormai, sta diventando un privilegio di pochi”, dicono i consiglieri de La Sinistra “i disservizi idrici sono ormai sempre più pesanti e frequenti e si aggiungono a disagi che vengono da lontano: la privazione di un bene comune ed essenziale come l’acqua in molte zone dello Scalo, per esempio, sta diventando prassi decennale, in barba a quanto stabilito dal referendum sull’acqua pubblica nell’ormai lontano 2011”. E aggiungono: “Dopo il consiglio comunale straordinario sull’emergenza idrica, a cui hanno preso parte rappresentanti dell’Ente regionale del servizio idrico (Ersi) e dell’Azienda Consortile Acquedottistica (Aca), ci saremmo aspettati, nell’immediato, quantomeno trasparenza e correttezza nella comunicazione degli stop della fornitura idrica nelle case, negli esercizi commerciali e in tutta la città. Del resto l’Ente regionale, oltre a controllare le attività di manutenzione e di efficientamento delle reti svolte (o non svolte…) dalle Aziende acquedottistiche, dovrebbe anche farsi garante di serietà di fronte alla reiterata privazione di un bene comune così prezioso. Questione che alla Regione, però, non sembra interessare. Per tutte queste ragioni, unendoci agli appelli già lanciati dai movimenti del Forum dell’Acqua pubblica in questi mesi anche nella nostra città, vogliamo chiamare a raccolta tutte le forze politiche e sociali di sinistra e di centrosinistra per costruire una mobilitazione regionale che, con Chieti capofila, possa mettere insieme tutti i Comuni colpiti dall’emergenza idrica. Così da rilanciare progetti seri, condivisi e che sappiano rispondere alle esigenze di territori sempre più martoriati da politiche scriteriate. Non è più il momento di scaricabarili. La privazione dei beni comuni, purtroppo, ce lo dimostra: nessuno si salva da solo”. E conclude il segretario di Sinistra Italiana Abruzzo Licheri: “Sinistra Italiana Abruzzo fa appello ai sindaci, alle forze politiche, alle associazioni e ai movimenti che come noi trovano intollerabile la situazione di emergenza che si protrae da mesi in tantissimi comuni dell'Area Chieti-Pescara: non è possibile lasciare migliaia di cittadini in questa situazione di precarietà: l’accesso all’acqua pubblica è un diritto intoccabile e che invece ad oggi non viene garantito. Bisogna mobilitarsi immediatamente”.
Infine si apprende che domani, mercoledì 27 ottobre, alle ore 11 i vertici di Aca terranno una conferenza stampa all'interno del Depuratore di Pescara sito in via Raiale.