Montesilvano, opera di Franco Summa abbandonata in mezzo al PP1. (giornaledimontesilvano.com) - articolo del 2020
Il MAXXI L’Aquila omaggia Franco Summa, l’artista abruzzese scomparso nel gennaio del 2020, con un percorso espositivo che inizia da Palazzo Ardinghelli e coinvolge il Consiglio Regionale dell’Abruzzo e la Fondazione Giorgio De Marchis Bonanni d’Ocre Onlus. Visitabile dal 15 dicembre 2022 al 29 gennaio 2023 nelle tre sedi, In principio era il colore.
L’itinerario espositivo inizia nella project room del MAXXI L’Aquila che ospita una selezione della serie di dipinti Segnaletica Spirituale (1971) in cui l’artista esplora le componenti simboliche, spaziali ed emotive del colore. Nelle sale della Fondazione de Marchis, installazioni propongono di ripensare lo spazio urbano in un’ottica di condivisione, confronto e dibattito. Il percorso si conclude al Palazzo dell’Emiciclo dell’Aquila, sede del Consiglio Regionale dell’Abruzzo, dove Summa, a seguito della ristrutturazione dovuta al terremoto del 6 aprile 2009, ha realizzato l'opera permanente I giorni e le opere, una vetrata in cui colori e forme geometriche sembrano voler augurare un futuro luminoso alla città a cui fanno da contrappunto la serie completa delle sculture Fanciulle (2008-2016).
Nella Project Room del MAXXI L’Aquila viene ospitata Segnaletica Spirituale (1971), una serie di tele che ripropongono, con la tecnica della pittura acrilica e a olio, i manifesti elaborati da Summa a partire dal 1966 e pensati per essere affissi per le strade delle città abruzzesi: esemplare in questo senso è Ipotesi di galleria comunitaria, l’intervento di natura partecipativa che si è svolto nel 1971 a San Donato, quartiere periferico di Pescara, e che ha previsto l’allestimento degli stessi sulla facciata del mercato coperto di zona. Le opere, originariamente pensate come poster, svolgono per Summa una funzione urbanistica e democratica, perché sono in grado di trasfigurare il profilo della città e attribuire all’opera d’arte una funzione pubblica, trasformandola in motore di cambiamento sociale. Seconda tappa del percorso espositivo è la sede della Fondazione Giorgio De Marchis Bonanni d’Ocre Onlus che ospita lavori e documenti che approfondiscono la dimensione progettuale del lavoro dell’artista.
Oltre a documenti originali provenienti dall’archivio della Fondazione Summa, che restituiscono legami, relazioni e contesti dell’attività dell’artista, per la prima volta sono esposti i quattro Studi dell’arcobaleno culturale realizzati tra il 1973 e il 1975, un arcobaleno ottenuto da una doppia serie di dodici colori in una composizione pittorica-architettonica, simbolo della vita e della sua potenzialità. Tale sequenza cromatica è dal 1973 elemento ricorrente nell’opera di Summa come nell’intervento urbano Un arcobaleno in fondo alla via o nell’azione Sentirsi un arcobaleno addosso, in cui l’artista assume 24 critici, artisti, galleristi come “pennelli viventi”, protagonisti della riqualificazione ambientale della città. Il percorso si conclude, infine, negli spazi del Consiglio Regionale dell’Abruzzo dove, sullo sfondo de I giorni e le opere, la vetrata realizzata da Summa nel 2018 a compimento del restauro post sisma del Palazzo, sono esposte le Fanciulle d’Abruzzo, sculture in ceramica dipinta che con le loro forme sembrano alludere a un immaginario arcaico e richiamare alla mente antichi idoli di un culto radicato nel territorio, e le tele di Amare Progettare Essere, una triade di termini elaborata da Summa nell’ambito di un intervento pubblico del 1994. Realizzata per la prima volta sulla parete esterna di un ex oleificio pescarese, la formula sembra oggi riassumere lo stesso approccio dell’artista alla progettazione e alla creazione, pratiche considerate come trasformative della realtà e degli ambienti abitati dall’uomo. Completano l’esposizione Pastor Angelicus, un abito talare che, mediante l’utilizzo del colore, si trasforma in simbolo di una trasfigurazione e di un’ascesi luminose, le opere della serie De pictura, che possono intendersi come vera e propria riflessione sulla storia dell’arte e, più in particolare, del mezzo pittorico, e alcune testimonianze inerenti ai progetti di carattere monumentale, come il modellino di Eden futurista, installazione realizzata nel 2017 per l’azienda Valagro di Pescara, e i disegni preparatori per La Porta del Mare (1993) di Pescara, oggi distrutta, le cui cromie suggeriscono la possibilità di una pacifica convivenza tra popoli e culture diverse.
Afferma Bartolomeo Pietromarchi, direttore del MAXXI L’Aquila:
“Continua l’omaggio del MAXXI L’Aquila alle grandi personalità artistiche espressione del territorio. Dopo Ettore Spalletti la cui Colonna nel vuoto, pensata e realizzata per la cappella di Palazzo Ardinghelli, resterà in museo come opera permanente e, dopo Marcello Mariani, oggetto del focus di dicembre dello scorso anno, approfondiamo ora la riflessione sul lavoro di Franco Summa. Ciò testimonia l’attento ascolto del museo verso il territorio e l’impegno di metterne in risalto le espressioni più significative. Anche in questa occasione abbiamo lavorato di concerto con altre istituzioni e ringrazio il Comune dell’Aquila con il Sindaco Pierluigi Biondi, il Consiglio Regionale con il presidente Lorenzo Sospiri, la Fondazione Summa e la Fondazione Giorgio De Marchis Bonanni d’Ocre Onlus che con entusiasmo hanno accolto la nostra proposta e collaborato alla sua riuscita. Un particolare ringraziamento all’Accademia di Belle Arti per aver coinvolto i suoi studenti nelle diverse fasi di allestimento del percorso espositivo. Una prova di quanto il legame del MAXXI L’Aquila con il territorio sia forte e proficuo”.
Omaggio a Franco Summa è un progetto ideato dal MAXXI L’Aquila, curato da Maria Alicata e realizzato grazie alla collaborazione della Fondazione Summa di Pescara con la partecipazione della Fondazione Giorgio De Marchis Bonanni d’Ocre Onlus e con il Patrocinio del Consiglio Regionale e del Comune dell’Aquila. Alle diverse fasi di allestimento hanno poi collaborato docenti e studenti dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila dei corsi di Restauro, Decorazione e Scenotecnica.
La mostra sarà visitabile nei diversi orari di apertura delle tre sedi consultabili all’indirizzo www.maxxilaquila.art