Con i due sì del Senato la Manovra è legge. La più importante legge dello Stato passa con 109 voti favorevoli alla fiducia posta dal governo sull'articolo uno e con 107 ok al disegno di legge complessivo. Polemiche le opposizioni nel merito e nel metodo di approvazione delle norme. Via libera del Senato alla Legge di Bilancio, la manovra 2023 è legge. L'Aula di Palazzo Madama ha votato la fiducia alla Finanziaria del governo Meloni, in una versione identica a quella approvata dalla Camera visti i tempi strettissimi. Il ddl da 35 miliardi destina gran parte delle risorse (21 miliardi) alle misure per mitigare gli effetti su famiglia e imprese dei rialzi dei prezzi energetici a causa della guerra in Ucraina. Queste le principali misure.
Caro Energia giù IVA. La manovra destina la gran parte delle risorse (21 miliardi) alle misure contro il caro-bolletta, innanzitutto prorogando fino al 31 marzo e in alcuni casi rafforzando le misure dei precedenti decreti Aiuti: rinnovato il bonus sociale per le bollette di gas e luce per chi è più in difficoltà alzando il limite Isee a 15 mila euro; azzeramento degli oneri di sistema in bolletta; rifinanziamento del credito d’imposta sulle bollette elettriche e alle utenze gas per le imprese salirà dal 30 al 35%, per le energivore e gasivore dal 40 al 45%. Passa inoltre dal 22% al 5% l'aliquota Iva per le fatture dei consumi nel primo trimestre del 2023 dei servizi di teleriscaldamento e dal 22% al 10% quella del pellet per tutto il 2023. La tassa sugli extra-profitti delle imprese energetiche prevede un contributo del 50% sull’imponibile Ires e sull’incremento medio superiore al 10% sui quattro anni precedenti (2018-2021). Esteso a 8 mila euro il bonus per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici di determinate classi energetiche.
Fisco, flax tax più ampia. Si allarga la platea di professionisti e partite Iva beneficiari del regime forfettario al 15%: sale infatti da 65 mila a 85 mila euro la soglia dei ricavi o compensi per avere diritto all’agevolazione. Inoltre fino a 100 mila euro viene applicata la flat tax incrementale del 15% sulla differenza tra l’incremento e il reddito più alto dell’ultimo triennio.
La Legge di Bilancio conferma il taglio contributivo del 2% per redditi fino a 35mila euro e allarga la platea per il taglio del cuneo fiscale al 3% estendendola ai redditi fino a 25mila euro dai precedenti 20mila. Inoltre nel pacchetto lavoro anche l'estensione da 6mila a 8mila euro del tetto per le decontribuzioni dei giovani, dei percettori di Rdc e delle donne fragili.
Lavoro. Arriva la stretta sul reddito di cittadinanza: la manovra stabilisce che perderà il beneficio se verrà rifiutata la prima offerta di lavoro, anche se questa non verrà considerata 'congrua'. Con la modifica, invece, la prima proposta potrà essere localizzata in qualsiasi località sul territorio nazionale o potrà non essere compatibile con le proprie capacità, ma se non accettata porterà al termine della percezione del reddito di cittadinanza.
Un'altra novità sul Rdc è che a decorrere dal 1 gennaio 2023 l'erogazione del reddito di cittadinanza ai giovani tra i 18 e i 29 anni sarà condizionata al completamento del percorso della scuola dell'obbligo. Novità in arrivo anche sull smartworking: fino al 31 marzo 2023 è prorogato anche il regime di smart working per i lavoratori fragili, sia nel settore pubblico che in quello privato. Esclusi i genitori di figli sotto i 14 anni.
Pensioni minime a 600 per over 75. Per l'anticipo pensionistico scatta lo schema quota 103, mentre le pensioni minime vengono rialzate a 600 euro nel 2023 per gli over 75. Viene rivista invece per due anni la rivalutazione automatica che sale dall’80 all’85% per gli assegni tra 4 e 5 volte il minimo, mentre per gli assegni più alti ci sarà una riduzione della percentuale dello scaglione.
Nel dettaglio, l’indicizzazione passa dal 55al 53% per le pensioni tra 5 e 6 volte il minimo, dal 50 al 47% tra 6 e 8 volte il minimo, da 40 a 37% da 8 a 10, da 35 a 32% negli assegni superiori a 10 volte il minimo. Opzione Donna: le lavoratrici potranno quindi andare in pensione anticipatamente a 60 anni soltanto nel caso in cui si tratti di caregiver, invalide almeno al 74% oppure licenziate o dipendenti di aziende con tavolo di crisi aperto.
Casa. Esteso al 31 dicembre il termine per presentare la Cilas e poter fruire del superbonus al 110% sulle ristrutturazioni edilizie. La manovra introduce anche una detrazione dall’imposta lorda ai fini dell'Irpef del 50% dell’importo corrisposto per il pagamento dell’Iva in relazione all’acquisto entro il 31 dicembre 2023 di unità immobiliari a destinazione residenziale di classe energetica A o B. Sul versante dei mutui invece sarà possibile rinegoziare il mutuo passando dal tasso variabile al fisso per quelli fino 200mila euro con Isee non superiore a 35mila euro e senza ritardi nei pagamenti.
Congedo papà. Il congedo parentale sale dal 30 all'80% e potranno beneficiarne anche i padri, per i figli fino a 6 anni. Novità per l’assegno unico: sarà più alto per il primo figlio entro un anno d’età e per le famiglie da 3 figli in su con età fino a 3 anni; dal quarto figlio è prevista una nuova maggiorazione. Ridotta al 5% l’Iva sui prodotti per la prima infanzia, scende al 5% anche quella sugli assorbenti femminili.
Reddito alimentare. Al via la sperimentazione del ‘reddito alimentare’ per chi è in povertà assoluta: la manovra stanzia un fondo da 1,5 milioni nel 2023 e 2 milioni nel 2024 per distribuire pacchi alimentari con i prodotti invenduti.
Pos e cartelle. Restano le sanzioni per i commercianti che non accettano pagamenti con il Pos per acquisti di cifre inferiori a 60 euro. E' stato infatti soppresso il comma dell'articolo 69 che prevedeva lo stop alle multe. Sul fronte multe e tasse non ci sarà più la cancellazione automatica per le cartelle esattoriali dal 2000 al 2015 inferiori ai 1.000 euro: saranno cancellati solo gli interessi ma la decisione se stralciare o meno l'imposta e le sanzioni spetterà agli enti locali e sarebbe operativa dal 31 marzo 2023.
Bonus. Per i 18enni arriva il nuovo bonus Cultura fino a 1.000 euro quale somma di 500 euro per chi ha un Isee familiare fino a 35mila euro e gli altri 500 euro nell'eventualità del voto di maturità pari a 100 su 100. Il bonus psicologo diventa permanente e sale da 600 a 1.500 euro, con tetto Isee a 50mila euro.
Giorgetti soddisfatto
"Sono soddisfatto di questa prima manovra economica. La considero una missione compiuta. Scritta in tempi record e in una situazione di contesto eccezionale non positivo, il bilancio che abbiamo presentato rispetta gli impegni presi con gli elettori e ha maturato prima la fiducia dei mercati e delle istituzioni europee e ora ancora piu importante, quella del Parlamento. Prudenza, coerenza e responsabilità costruiscono fiducia. Avanti così", è il commento del ministro dell'economia Giancarlo Giorgetti. "Ringrazio tutte le persone che mi hanno supportato - prosegue - in questo breve e intenso percorso: credo che gli effetti di questa manovra si vedranno nel tempo. È un testo coraggioso con uno sguardo al futuro e alla costruzione di un nuovo assetto sociale che privilegia e tutela i figli e le nuove generazioni senza trascurare la stabilità dei conti pubblici". Quasi due terzi dei 35 miliardi della legge di bilancio sono stati impiegati per contenere l'aumento dei costi energetici. Tra le altre novità l'erogazione ai poveri dei beni alimentari invenduti, la rivalutazione delle pensioni e l'aumento dei fondi per la sanità Dai bonus al reddito di cittadinanza, tutte le misure in manovra Quasi due terzi dei 35 miliardi della legge di bilancio sono stati impiegati per contenere l'aumento dei costi energetici. Tra le altre novità l'erogazione ai poveri dei beni alimentari invenduti, la rivalutazione delle pensioni e l'aumento dei fondi per la sanità
Ronsulli, j'accuse alle forze politiche che non sostengono il governo Meloni
La legge di Bilancio è stata strenuamente difesa dalla maggioranza sia nel dibattito generale che nelle dichiarazioni di voto finale, slittate in mattinata, il 29 dicembre, dopo la richiesta avanzata dalla minoranza di avere più tempo a disposizione, senza tuttavia arrivare a rischiare l'esercizio provvisorio che sarebbe scattato dal primo gennaio. E questo, nonostante ci sia stato chi, come la presidente dei senatori di Forza Italia, Licia Ronzulli, abbia lanciato un j'accuse alle forze politiche che non sostengono il governo Meloni: "Ci sono molti modi per descrivere questa legge di Bilancio: responsabile, seria, coerente, virtuosa. Ma la definizione migliore è attenta: alle famiglie, ai giovani, agli anziani, ai piu' fragili, alle imprese, ai conti dello Stato. Non è stato facile raggiungere questi obiettivi. Molti pensavano all'esercizio provvisorio" e "molti lo hanno sperato". Ma questo "non sarebbe stato un danno al governo ma all'Italia", ha infatti scandito in Aula.
In campagna elettorale tutti sostenevano la necessità di mettere la maggior parte delle risorse per contrastare il caro energia e in effetti la Manovra per due terzi dà le risorse per l'energia rispettando un impegno elettorale che chiedevano tutti", ha ricordato il capogruppo della Lega, Massimiliano Romeo. "Abbiamo fatto quello che era giusto fare". Questa è una Manovra che "potrebbe essere considerata quella con più attenzione al tessuto sociale" rispetto al passato. Una Manovra messa a punto con "prudenza, responsabilità, una Manovra sostenibile" scritta "senza alimentare illusioni: abbiamo rassicurato i mercati, convinto l'Europa, spiazzato l'opposizione. Ne usciamo a testa alta", ha concluso. Allo stesso tempo Fratelli d'Italia si schiera a favore delle misure messe a punto: "Siamo al fianco del presidente del Consiglio Giorgia Meloni e di tutto il governo" e "abbiamo il desiderio e tutto l'impegno necessario per mettere in atto l'intero programma di governo a cominciare da questa legge di Stabilita' su cui votiamo convintamente la fiducia", ha annunciato Lucio Malan.
Le reazioni dell'opposizione
Di parere a dire poco opposto la minoranza. Duro l'attacco dei 5 stelle: "I 'patrioti de noantri'" hanno presentato al Paese "una leggina di Bilancio così restrittiva" come non se ne ricordano. Questa legge è "una manovrina", un "pannicello caldo che ci porta appena appena ad aprile", ha sottolineato la vicepresidente del gruppo, Alessandra Maiorino. "Furore ideologico e fuffa è quello che contraddistingue questa manovrina. Avete smantellato le uniche misure che avevano creato lavoro e dato dignità alle persone. Smantellate il reddito di cittadinanza, dal 2024, per tutti ma non dite che cosa verrà dopo", ha aggiunto. "Questa manovra è lo specchio della maggioranza: è una manovra di destra. Tagli sulla scuola, sulla sanità, sulle donne", ha rimarcato la presidente dei senatori Pd, Simona Malpezzi. "Evidentemente la maggioranza vuole punire chi paga le tasse", ha dichiarato. Anche da Alleanza Verdi e Sinistra piovono 'accuse': "Questa Manovra colpisce i più deboli senza vergogna, deride i disoccupati, punisce lavoratori e pensionati e premia gli evasori", ha detto il senatore Tino Magni. La manovra del governo Meloni "ammazza l'Italia, non incentiva l'economia verde, non pianifica il futuro responsabile. È un inno all'evasione e all'era fossile invece che delle rinnovabili e della transizione ecologica", ha concluso. Sulla legge di Bilancio aveva annunciato la sua astensione il senatore a vita Mario Monti risultato assente alla chiama. Astenuta la senatrice a vita Elena Cattaneo. No alla Manovra sono arrivati anche dal gruppo delle Autonomie.