Carlo Masci e del vice sindaco e assessore alla Cultura Maria Rita Carota, questa mattina a Roma, al ministero della Cultura, per la proclamazione della Capitale dell'Arte Contemporanea 2026. Il titolo è stato assegnato a Gibellina, come annunciato dal ministro Alessandro Giuli. A Roma, per assistere alla proclamazione, c'erano anche l’assessore regionale alla Cultura, Roberto Santangelo e l’On. Guerino Testa.
“Ha vinto Gibellina, siamo tutti al fianco di questa bellissima città che oggi è stata proclamata Capitale dell'Arte Contemporanea 2026." Così Carlo Masci: "È stata premiata la sua storia, quella di una città ricostruita dopo il terremoto, seguendo i canoni dell’arte contemporanea. Il progetto di Pescara, selezionato tra i 23 in corso e arrivato tra i 5 finalisti, è stato unanimemente apprezzato e di questo siamo molto orgogliosi. Troveremo modo di realizzarlo con il sostegno della Regione Abruzzo, per continuare il percorso di crescita culturale della nostra città, un percorso che sta già dando grandi risultati e soddisfazioni. A Pescara l’arte contemporanea trova un terreno fertile, che noi stiamo coltivando dentro la nostra storia, ma guardando al futuro. Ringrazio il Prof. Pier Luigi Sacco, per aver ideato un progetto che contiene un sogno, e ringrazio la Regione, l’Università d’Annunzio, le associazioni, le fondazioni per la loro partecipazione e per il loro supporto, nonché il settore cultura del Comune guidato dal Vicesindaco Maria Rita Carota, per l’impegno e la passione profusi e per lo straordinario lavoro svolto. Un grande lavoro di squadra che ci ha fatto arrivare fin qui, oggi. Ora siamo già pronti per un’altra avventura, forti di un’esperienza in più, arricchente e stimolante”.
Maria Rita Carota: “Onore a Gibellina che ha ottenuto il primo titolo di Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea. Siamo però consapevoli che il progetto presentato dal Comune di Pescara, sia stato apprezzato dalla giuria e faremo comunque in modo di realizzarlo. Dopo la prima naturale amarezza, per il mancato riconoscimento del titolo, siamo già pronti a rimetterci subito in moto perché questo progetto non era pensato solo per la candidatura, ma costituisce una linea precisa di sviluppo dell’azione culturale del Comune. Siamo certi che con l’aiuto della Regione Abruzzo, che già ci ha sostenuto durante la candidatura, potremo trovare le risorse necessarie per poter sviluppare le fondamentali linee di progetto. Questa amministrazione ha intrapreso, già dalla precedente consigliatura, un percorso di crescita culturale i cui risultati sono visibili su tutto il territorio. Un ringraziamento anche al Prof. Sacco per l’ideazione del progetto, all’Università d’Annunzio, alle associazioni e alle fondazioni per il grande supporto. Infine voglio ringraziare tutto l’ufficio Cultura del Comune di Pescara perché ha lavorato instancabilmente, credendoci fortemente”.
Sogni Infranti
Il Capogruppo della lista “Pettinari Sindaco” Massimiliano Di Pillo così commenta la notizia.
"Carrara, Gallarate, Todi, Gibellina e Pescara, erano queste le finaliste per avere il titolo di “Capitale italiana dell’arte contemporanea 2026”. Tutti piccoli comuni con meno di 60.000 abitanti. Carrara 59.782 abitanti, Gibellina 3.670 abitanti, Gallarate 52.468 abitanti, Todi 15.724 abitanti per un totale di 131.644 residenti. Tutte insieme le contendenti faceva appena 13.000 abitanti in più della città di Pescara, il che non significa che per il numero dei residenti si debba avere un titolo prestigioso come quello di “Capitale italiana dell’arte contemporanea”, visto che i criteri si basano in modo principale sulle progettualità, con valutazioni di sostenibilità economico-finanziaria per il perseguimento degli stessi obiettivi.
Le contendenti al titolo erano 23, e più precisamente: Aielli(AQ), Bolsena(VT), Carrara, Cassano allo Ionio(CS), Catanzaro, Fabriano(AN), Gallarate(VA), Gibellina(TP), Lignano Sabbiadoro(UD), Mantova, Molinterno(PZ), Nichelino(TO), Palazzo Acreide(SR), Palmi(RC), Peccioli(PI), Pescara, Quarto(NA), Quattordio(AL) Reggio Calabria, Rionero in Vulture(PZ), Todi(PG), Venezia, Vigevano(PV).
Tutto sommato non si può pretendere di vincere una sfida dedicata all’arte contemporanea, ed avere uno degli unici musei proprio dedicata all’arte moderna(Museo Colonna) chiuso, o anche un museo con opere di arte moderna come il civico “Basilio Cascella” aperto solo il fine settimana se non su prenotazione, o anche uno degli unici teatri della città il “Michetti” anch’esso chiuso da decenni, o altri musei come quello del “mare” in ristrutturazione, o il museo delle genti d’Abruzzo con spazi estremamente ridotti, nell’attesa ormai vana di avere il “corridoio borbonico”, da sempre in possesso della7^ Direzione Genio Militare. Mi chiedo come possa essere entrata nelle cinque finaliste viste le mancanze croniche di cultura e di arte che insistono nella città di Pescara, se non per le intraprendenti iniziative di privati, vedi il “Clap Museum”, l’”Imago Museum”, e il “Museo dell’800” fiore all’occhiello anche della “farsa” andata in onda durante il G7. La cultura e l’arte pubblica e privata, sono stati per decenni punti fermi della nostra città, riferimento di artisti e operatori del settore soprattutto dell’arte contemporanea. Oggi questa cocente sconfitta spero abbia eliminato la boria che ha campeggiato durante il G7, ridimensionando ciò che grande non è mai stato. “Con la cultura” diceva un famoso Ministro “non ci si mangia”, ma forse ci si vincono titoli che sarebbero tornati utile alla nostra città, come anche alla nostra regione."