PESCARA 14 nov. 2024 - A Pescara la Polizia ha eseguito cinque ordini di custodia cautelare in carcere nei confronti giovani accusati di estorsione, atti persecutori e associazione a delinquere finalizzata a violenze e vessazioni. Si tratta di ragazzi di nazionalità straniera, di età compresa tra 18 e 19 anni, che nelle ore notturne, in centro a Pescara, hanno commesso diversi reati: dalle violenze private alle minacce aggravate, percosse, estorsioni e vessazioni nei confronti dei passanti. Si legge sul sito di rete8.
I poliziotti della Squadra Mobile, partendo da alcuni episodi avvenuti nel mese di agosto, sono riusciti ad identificare un gruppo di giovani stranieri nordafricani che spesso sostavano in prossimità della stazione e degli stabilimenti balneari. I componenti del gruppo, approfittando della presenza di numerose persone nel centro della città, soprattutto nelle ore serali e notturne, commettevano furti e rapine oppure vessavano i malcapitati e, in alcuni casi, erano anche armati anche di mazze e coltelli. In particolare ad una delle vittime avevano strappato di mano il telefono e avevano al ragazzo chiesto denaro in cambio della restituzione del cellulare. Poi lo avevano anche picchiato e minacciato utilizzando strumenti atti ad offendere, più volte, al punto da creare un grave stato d’ansia nel giovane e far scattare anche l’accusa di atti persecutori. Le indagini hanno consentito di accertare che il gruppo si radunava in punti strategici di Pescara arrivando quotidianamente da altre località, soprattutto durante la stagione estiva, e agiva come una associazione a delinquere.
Il commento del Sindaco Masci
"L’arresto di un gruppo di giovani violenti eseguito dalla polizia è l’ultima risposta concreta delle forze dell’ordine alla richiesta di sicurezza dei cittadini. Una risposta ferma, uno stop deciso a un gruppetto di nordafricani che agiva in centro e sul lungomare aggredendo i passanti anche per il semplice gusto di farlo. Un fenomeno preoccupante perché indicativo di un desiderio dei giovani di fare del male gratuitamente, non necessariamente per rubare qualcosa. Il sintomo di un disagio che serpeggia tra alcuni dei giovani accolti nelle nostre strutture, da monitorare per evitare una deriva. Di fronte all’operazione della Squadra Mobile desidero, da una parte, ringraziare tutti coloro che si sono occupati delle indagini, arrivando a chiudere il cerchio, e dall’altra invitare ad abbassare i toni della polemica politica che continua ad essere alimentata in maniera incessante. Le forze dell’ordine, la polizia locale, la Procura, lavorano per la città, sanno benissimo cosa fare, come farlo e quando farlo – e i risultati li stiamo vedendo uno ad uno, nelle ultime settimane . L’agitazione di chi cerca di alzare polveroni clamorosi attraverso denunce ripetute di settimana in settimana non serve assolutamente a niente. Credo che sarebbe più utile avere un profilo basso, oltre che un atteggiamento collaborativo con le forze dell’ordine, anziché far passare costantemente il concetto di una città sotto scacco e insicura. Non è così che si aiuta Pescara".