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“Il Mutuo Soccorso in Abruzzo: le Società operaie tra storia e attualità”

sabato 25 settembre 2010 ore 10.00 convegno all'AUDITORIUM ARCHIVIO DI STATO DI PESCARA Via Marco Polo, 108 - ore 12.00 inaugurazione della Mostra “Mani che si stringono” “Carteggi, registri, diplomi, corrispondenza, fotografie e dipinti delle Società Operaie d’Abruzzo” introdotta dal Presidente Regionale delle Società Operaie d’Abruzzo Geom. Raffaele Lolli

Interverranno all'incontro Dott. Licio Di Biase: la Società Operaia di Pescara dalla costituzione al dopoguerra” -Prof. Vittorio Morelli: le S.O.I.M.S. dell’area vestina -Dott.ssa Maria Teresa Iovacchini- Direttrice dell’Archivio di Stato di Pescara - Avv. Loris Di Giovanni Presidente “proAspe”

"Ci piace pensare che quasi nulla è cambiato: le mani si stringono ancora per alleviare le sofferenze e per combattere le ingiustizie sociali!"

Parlare oggi di Società Operaia di Mutuo Soccorso potrebbe significare, ad un interlocutore frettoloso e superficiale, rifugiarsi in un passato lontano e senza dubbio del tutto svincolato dai problemi e dalle sollecitazioni di vario genere che la società attuale prepotentemente ci propone.
Approfondendo il discorso e corredandolo della dovuta documentazione storica, invece, si arriva rapidamente a tutt'altra conclusione: le ultracentenarie Società Operaie di Mutuo Soccorso sono state e sono una forma di associazionismo che opera nel campo del sociale.

Le prime S.O.M.S. sono nate in Piemonte già nel 1848 e si sono diffuse rapidamente in tutto il territorio nazionale. Esse sono presenti, ancora oggi, anche all'estero, sia in Europa (Francia, Inghilterra, Germania, ecc.) che nel Continente Americano (Stati Uniti, Canada, Brasile, Argentina, ecc.). I lavoratori delle diverse categorie si raggruppavano dando origine alle S.O.M.S., per assicurarsi un futuro migliore, un futuro meno incerto per i problemi di carattere sociale e sanitario, caratteristici della società dell'epoca: c'era povertà, non c'era forma di previdenza sociale, ne' assistenza sanitaria.

 

Le S.O.M.S. offrivano, con le quote versate da ciascun socio e/o da contributi di benestanti, assistenza medica, aiuti in denaro per acquisto medicinali o altri casi di bisogno quali, solo a titolo di esempio, la mancanza di lavoro o l’inabilità temporanea o permanente. Nello stesso tempo si occupavano anche di cooperare al bene intellettuale e materiale dei soci attraverso corsi di istruzione scolastica e di formazione professionale non tralasciando l'aspetto ricreativo cori manifestazioni sociali.
Non a caso il simbolo che ancora oggi le rappresenta è costituito da due mani che fraternamente si uniscono per offrirsi un reciproco aiuto.

 

Molte hanno avuto quale presidente onorario Giuseppe Mazzini, altre Giuseppe Garibaldi (come ad esempio Pianella), Padri della Patria che combattevano per la libertà e la dignità dell'uomo.
Qualcuno si chiederà: ma oggi, le Società Operaie che fanno? A più di un secolo e mezzo da quando hanno mosso i primi passi, le S.O.M.S. sono ancora vive e presenti sul territorio, impegnate nel recupero della centralità dell’uomo e della sua umanità quale ragione fondante del vivere civile.

L’Archivio di Stato di Pescara diretto dalla Dott.ssa Maria Teresa Iovacchini, l’Associazione Per l’Archivio di Stato, presenziata dall’Avv. Loris Di Giovanni, con il contributo di tutte le società operaie di mutuo soccorso d’Abruzzo, capitanate dal Presidente Regionale Raffaele Lolli, sabato 25 settembre, nell’ambito delle Giornate Europee del Patrimonio nell’Archivio di Stato di Pescara, in collaborazione con il Ministero dei Beni Culturali e con il patrocinio dell’amministrazione cittadina e provinciale, organizzeranno un convegno sulla storia delle società operaie abruzzesi.

In quell’occasione oltre alla donazione da parte della SOMS di Pescara di Via Piave, presieduta da Vittorio Bonetti, dell’intera collezione dei registri all’Archivio, per essere inventariata e messa a disposizione dei ricercatori, la SOIMS di Pianella presenterà il progetto “La Biblioteca Regionale Storica delle Società Operaie Abruzzesi”, alla quale un suo socio lavora da tempo. L’opera, consistente nell’inventario e nella copia dell’intera produzione libraria delle società operaie dall’800 al dopoguerra, donata per l’occasione all’Archivio di Stato, costituirà di sicuro un primo passo verso lo studio di questo antico fenomeno associativo.

La conferenza “Mutuo Soccorso in Abruzzo: le Società Operaie tra storia e attualità” avrà due relatori. Il Dott. Licio di Biase che racconterà la storia della Società operaia di Pescara dalla sua costituzione al dopoguerra. Il Prof. Vittorio Morelli intratterrà gli astanti cercando di ricostruire le vicende e gli uomini che propagarono il mutuo soccorso nell’area vestina, soffermandosi sugli antiche sodalizi di Penne, Pianella, Spoltore.

Invitati d’onore, il Prof. Candido Greco, al quale si deve un corposo lavoro sulla Soms di Penne e la Prof.ssa Nicolai che da anni è dedita allo studio della Soms di Spoltore.

Alle 12.00 il Presidente Regionale delle Società Operaie d’Abruzzo, Geom. Raffaele Lolli, inaugurerà la mostra “ Mani che si stringono” nella sala mostre attigua all’auditorium dell’Archivio di Stato.

 

Per la prima volta il “fondo della Società Operaia di Spoltore” verrà mostrato nella sua interezza, come rarissime foto (bellissima quella di Giacomo Acerbo, Pres.te della Soms di Loreto con dedica alla consorella di Castellamare Adriatico), antichi registri, diplomi dell’800, lettere di Giuseppe Garibaldi e tanto altro materiale inedito proveniente dagli archivi storici delle società operaie abruzzesi, orgogliosamente messi a disposizione dei curatori della mostra, nonché dalla Biblioteca Provinciale Melchiorre Delfico di Teramo, dalla “D’Annunzio” di Pescara e da archivi privati.

Accanto alla foto dell’imprenditore illuminato Giacomo Sabucchi spicca un enorme targa in ferro battuto policroma, stemma della società operaia di Civitella Casanova.

Un mondo antico, i cui valori sono ancora fortemente attuali, in specie in questo periodo di crisi.

Sembra lontano quell’ottobre del 1848 che vide a Pinerolo la nascita della prima società operaia di mutuo soccorso, immediatamente dopo l’abrogazione Albertina del divieto di associazione.

Ci piace pensare che quasi nulla è cambiato: le mani si stringono ancora per alleviare le sofferenze e per combattere le ingiustizie sociali!

 

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