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Fuga dal Museo, concerto all'alba e rituale di San Giovanni all'aurora

Pescara e provincia

 

Concerto del gruppo PescaraPianoDuo all’alba di mercoledì 24 giugno, festa di San Giovanni, durante il quale le pianiste suoneranno alla Nave di Cascella alle 5 di mattina eseguendo brani di musicisti contemporanei a d’Annunzio e da lui apprezzati e promossi. La sera, invece, grazie agli studi dell’etnoantropologa Adriana Gandolfi, rivivremo la serata di San Giovanni al Museo delle Genti, dove si terrà una singolare cerimonia con scambio di erbe aromatiche e fiori. Fuga dal Museo, itinerario fra i luoghi di Pietro Cascella in Abruzzo, il contributo di Pescara  al progetto “Ideale”, itinerario culturale d’Abruzzo con i Comuni di Francavilla e Ortona dedicato alla celebrazione dei luogi di Michetti, Tosti e d’Annunzio.

 

 

 

Fuga dal Museo è anche un progetto pilota per l’Italia, ideato da Cordelia von den Steinen, moglie di Pietro Cascella, a lei ispirato dalla scultura di Pietro “Fuga dal museo” che ritrae una figura femminile su un carro tirato da un leone e con tematiche dannunziane, adottato dal Comune di Pescara che lo realizzerà grazie al taglio dell’indennità dell’assessora al patrimonio Culturale Paola Marchegiani. Il progetto sarà presentato anche a Milano nelle iniziative fuori Expo ospitate da Casa Abruzzo a Fiorichiari, la mattina di venerdì 19 giugno, nell’ambito della presentazione del progetto cornice, Ideale.

 

A Pescara oltre all’assessora erano presenti le due musiciste Cristiana Arena e Simona Ampolorella che si esibiranno nella presentazione milanese a cui parteciperà anche la signora Cordelia von den Steinen. Si svolgerà sulla Nave di Cascella (Largo Mediterraneo), prima che sorga sole, intorno alle 5,15 (la luce ci sarà già dalle 4,30), sarà promosso dalla ditta Angelo Fabbrini di Pescara. Diventerà un appuntamento che si rinnoverà il 24 giugno di ogni anno (in caso di pioggia l’evento sarà annullato). Ha dato la sua disponibilità gratuita, eccetto un rimborso spese per gli spostamenti e pernottamento se serve.

 

Rituale Abruzzese di San Giovanni Battista


A coronamento del progetto di cui si tratta, ci sarà la serata di San Giovanni al Museo delle Genti a cura dell’etnoantropologa Adriana Gandolfi, con scambio di erbe aromatiche e di fiori, secondo la tradizione abruzzese: in occasione del solstizio estivo, celebrato seguendo ancora l’antico calendario “Giuliano”, la notte che precede il 24 giugno, si festeggia San Giovanni il “Battista”. Il tutto si svolgerà tra l’auditorium “Petruzzi” e lo spazio antistante il caffè letterario.


Nella cultura tradizionale, la sua testa decapitata viene simboleggiata dal sole che espandendo i suoi raggi come “benefiche” appendici insanguinate, conferirebbe proprietà rigenerative all’acqua del mare, dei fiumi, delle fontane, persino alle gocce di rugiada, infatti le piante aromatiche e medicinali vengono raccolte in questa giornata. La festa sarà allietata da canti e balli dell’associazione I colori del Territorio di Spoltore.

 

L’intero spazio temporale dell’aurora, quindi è satura di significati simbolici e diventa occasione per stringere legami di comparatico, l’acqua è il veicolo del rituale. I contraenti si avvicinano ad una fonte o ad un corso d’acqua, si lavano reciprocamente il volto e le mani e unendo i mignoli delle destre recitano una formula:

Cumbare e cummarozze/facemece le nozze/ le nozze de Natale/facemece a cumbare/Si male ce vulème / a lu ‘mbèrne ci ni jème/ si bene ce purteme ‘mbaradise ci artruvème.

(Compare e commare/facciamo delle nozze/le nozze di Natale/facciamoci a compari/ Se male ci vogliamo/all’inferno ce ne andiamo/Se bene ci portiamo in paradiso ci ritroviamo)

(Formula raccolta da una informatrice ultranovantenne ai Colli Madonna di Pescara)

Conclude il rituale l’offerta di un mazzolino di fiori campestri ed erbe aromatiche, chiamato ramajette che verrà ri-scambiato il 29 giugno per la ricorrenza di san Pietro e Paolo.

 

Itinerario Culturale d’Abruzzo “IDEALE” FUORI DAL MUSEO


Da una idea di Cordelia, moglie di Pietro Cascella, a lei ispirato dalla scultura di Pietro “Fuga dal museo” ritrae una figura femminile su un carro tirato da un leone, adottato dal Comune di Pescara perché ci sembra di chiarissima ispirazione dannunziana, in quanto riassume la sensibilità che il Vate ebbe verso il mondo arcaico abruzzese e offre dell’Immaginifico una versione del tutto inedita.


Le opere ambientali di Pietro sono numerose a Pescara, ma presenti anche in tutto l’Abruzzo e non solo. Queste sculture vengono collegate e pubblicizzate da una brochure per creare un itinerario turistico di un museo all’aperto pescarese ed abruzzese. Si evidenziano percorsi cittadini e regionali: si parte dal museo Cascella, poi sul ponte Risorgimento si incrociano le Ghiere, poi il monumento ai caduti su piazza Garibaldi, poi la colonna della Minerva, la scultura in memoria del giudice Emilio Alessandrini a Piazza Unione, la chiesa di San Pietro con il cero pasquale, l’acquasantiera, il fonte battesimale, l’altare nell’interno, esternamente la colonna, infine la nave nel centro della città.


L’itinerario si estende a Francavilla con Santa Maria Maggiore, a Moscufo la chiesa di San Cristoforo, a Manoppello per le vittime di Marcinelle, ad Alanno ed è destinato anche a varcare i confini abruzzesi. Il legame tra d’Annunzio e i Cascella è storico, lo dimostra la lettera di d’Annunzio per salvare Tommaso Cascella quando in Francia era corrispondente di guerra e fu scambiato per una spia tedesca. A mandarcelo fu suo padre Basilio amico di d’Annunzio, di cui peraltro Ortona custodisce un bellissimo museo a lui intitolato.

 

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