A curare la mostra è il noto critico d'arte Massimo Pasqualone. Ciò che resta ciò che va, il tema della mostra, per il Pasqualone l'arte di Mirata Maranca è un'indagine che “crea crepacci ermeneutici” in chi la osserva e nelle sue visioni.
“Ansia e inquietudine metafisica” rappresentano altre tappe della ricerca dell'artista che riesce a dare vita alle sue opere eco di ricordi, riesce a indicare la via attraverso il piacere della bellezza. Esprime la necessità di superare la solitudine, per natura e per necessità, nel viaggio delle “solitudini accompagnate”.
L'apertura all'altro, il bisogno di confrontarsi, perchè è nell'Altro l'infinito, l'Eterno, attraverso la bellezza nelle opere di Maranca divengono valore metafisico, il Bene, l'Assoluto.
La chiave interpretativa dei quadri dell'artista è nell'amore che vince su tutto e “tiene appesa la morte.”
Una mostra da non perdere per i cercatori del bello e dell'emozioni che solo la vera arte può dare.