Sono 25.853 i nuovi contagi da Coronavirus in Italia resi noti oggi secondo il bollettino. Da ieri sono stati registrati altri 722 morti. I tamponi effettuati sono stati 230.007. Secondo i dati del ministero della Salute, in terapia intensiva ci sono al momento 3.848 persone (+32 da ieri). Da ieri si contano 31.819 guariti, il totale sale a 637.149.
Nuovo Dpcm, regole per Natale, sci e covid, misure per le regioni.
Spostamenti tra regioni. Zona rossa, zona arancione, zona gialla e la scuola secondo Speranza, con l'ipotesi di riapertura il 9 dicembre.
Sono i temi che il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha affrontato nella conferenza stampa con il collega spagnolo Pedro Sanchez rispondendo alle domande sull'emergenza coronavirus e sui provvedimenti relativi a zona rossa, arancione, gialla. "Ho avuto colloqui con rappresentanti delle istituzioni europee per ottenere un coordinamento delle misure restrittive, in particolare per gli impianti sciistici e tutto ciò che ruota attorno alle vacanze di Natale e alle infrastrutture. C’è una comune preoccupazione. Nel pieno della seconda ondata non possiamo pensare a vacanze in montagna come gli altri anni. Auspico una risposta europea e credo sia opportuna, questo non significa invadere le prerogative dei singoli stati, ognuno sarà libero di adottare le misure che ritiene. Ci stiamo premurando affinché, se si va all’estero in modo massiccio per le vacanze, non si possa rientrare senza alcun controllo. Non vogliamo limitare i trasferimenti transfrontalieri", ha detto il premier.
"Stiamo lavorando alle misure di Natale, confido che già nei prossimi giorni potremo definire un pacchetto di misure adatte a intervenire su quelle che altrimenti potrebbero essere occasioni molto intense di socialità nel periodo natalizio. Ci rendiamo conto che i cittadini devono programmare eventuali spostamenti, ma al di là della colorazione” delle regioni “pensiamo che in quel periodo si debbano introdurre misure e maggiori cautele per prevenire una nuova impennata del contagio. Il numero dei decessi è molto chiaro, non possiamo accettare lo stress che grava sui servizi sanitari".
"La scuola va riaperta il prima possibile", evitando "disagi per i nostri giovani" che "devono poter vivere la ricchezza di un rapporto formativo che si basa sull'interrelazione in diretta, in presenza, dei compagni tra loro e con i docenti. Non appena riporteremo sotto controllo la curva dei contagi torneremo quanto più possibile con la didattica in presenza. Quella è la pienezza di esperienza formativa che vogliamo offrire ai nostri ragazzi".
Speranza, spostamenti se necessari, scuole, cene di Natale impianti sciistici
L'attuale Dpcm scadrà il 3 dicembre e il governo è al lavoro sulle nuove misure. Il ministro della Salute, Roberto Speranza lo ha detto ieri su La7. "Valuteremo fino all’ultimo i dati ci sono ancora molti giorni da qui alla scadenza del decreto ancora in vigore, quindi vorremmo vedere e capire quanto riusciamo ancora a piegare la curva con le misure adottate finora, ma continueremo con il principio di proporzionalità" delle misure restrittive.
Scuola
L'ipotesi più accreditata, spiegano fonti di governo, è che il giorno X, per riaprire le scuole superiori chiuse in tutta Italia ma anche le seconde e le terze medie nelle Regioni arancione, sia il 9 dicembre, ovvero il mercoledì successivo al ponte dell'Immacolata. Lunedì era stato lo stesso premier, a spiegare che il governo era al lavoro per riaprire le scuole nel mese di dicembre. Decisivi saranno anche i nuovi dati attesi nella giornata di venerdì. Sarebbero soprattutto M5S, con la ministra Lucia Azzolina in testa, e Iv a premere per un rapido ritorno sui banchi.
Spostamenti solo se necessari.
Sugli spostamenti:"bisogna evitare spostamenti che non sono strettamente necessari, bisogna ridurre il più possibile le relazioni con le altre persone quando queste non sono indispensabili e bisogna restare a casa ogni volta che è possibile". "Vedremo l'evoluzione epidemiologica delle prossime settimane", ha aggiunto.
Alle cene di Natale ci sarà un numero massimo di persone a tavola?
"Bisognerà limitarsi agli affetti più stretti - ha detto il ministro della Salute - I numeri li valuteremo, ne ragioneremo nelle prossime ore". Oggi ci sarà "una riunione anche su questo - ha spiegato - In Germania hanno scelto il numero 10, ma, al netto del singolo numero, il messaggio è quello di ridurre tutte le occasioni non necessarie in cui il contagio si può diffondere".
La richiesta di apertura degli impianti sciistici da parte delle Regioni alpine.
"Io capisco che dietro ogni ambito economico, sociale, come anche quello" del turismo della neve "ci sono famiglie e persone che lavorano e che meritano il massimo rispetto, ma il punto non è solo la pista da sci; il punto è evitare le tantissime aggregazioni che possono svilupparsi e i tanti trasferimenti di persone che vanno in vacanza in quei posti"