Una mobilitazione che vuole rafforzare, a partire dai luoghi di lavoro, la scadenza dello sciopero generale proclamato da tutto il sindacalismo di base per il prossimo 2 dicembre evidenziando la centralità dei Trasporti Pubblici e del ruolo degli Autoferrotranvieri, principali vittime della mattanza delle privatizzazioni selvagge, dei continui ricorsi ad appalti, subappalti e subaffidamenti che alimentano sfruttamento e precarizzazione, del susseguirsi di rinnovi contrattuali “farsa” e di aumenti salariali irrisori in cambio della crescente svendita dei diritti. Lo sciopero è proclamato per rivendicare:
la cancellazione degli aumenti delle tariffe dei servizi ed energia, congelamento e calmiere dei prezzi dei beni primari e dei combustibili; blocco delle spese militari e dell’invio di armi in Ucraina, nonché investimenti economici per tutti i servizi pubblici essenziali; il superamento dei penalizzanti salari d'ingresso garantendo l'applicazione contrattuale di primo e secondo livello ai neo assunti; la necessità di modificare l'ossessionante e vizioso criterio che, inneggiando al risparmio, vede bruciare fior di soldi pubblici attraverso appalti e subappalti ad aziende che offrono servizi di scarsa qualità e lavoro sottopagato; la sicurezza dei lavoratori e del servizio, introduzione del reato di omicidio sul lavoro; il salario minimo per legge a 10 euro l’ora contro la pratica dei contratti atipici e precariato; il libero esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali; una legge sulla rappresentanza che superi il monopolio costruito sulle complicità tra le OO.SS. e le associazioni datoriali di categoria.
Lo sciopero sarà articolato territorialmente nel rispetto delle normative vigenti in materia dell’esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali e prevederà i seguenti orari e modalità di astensione:
per il personale viaggiante, dalle ore 09,00 alle ore 13,00; per il personale amministrativo, di terra, di officina e lavaggio, 4 ore a fine turno.