“Dal 2012 l'istat non si preoccupa più di contarli non si capisce bene se perche' non sa piu' fare i conti o perche' la politica ha oscurato i dati. Considerando che dal 2011 a oggi si sono susseguiti dei governi non eletti da nessuno e che hanno fatto delle pessime manovre economiche e di politiche del lavoro, dalla legge Fornero in poi.” “Dal 2012 al 2015 (guarda caso dalla fine della democrazia e dall'ultimo governo eletto dagli italiani) sono 560 i suicidi per motivazioni economiche e 320 i tentativi . numeri triplicati rispetto a prima del 2010. i dati sono dell'Osservatorio sui suicidi diretto dal sociologo Nicola Ferrigni dell'universita' link campus di Roma. Le regioni più colpite sono il sud e il nord-est. Questi sono vittime di stato e lo stato dovrebbe risarcire le famiglie delle vittime e dovrebbe mirare la propria azione di governo a investire con soldi veri alla creazione di posti di lavoro e di sostenere gli imprenditori in difficolta'.”
In Abruzzo
Nella regione Abruzzo prosegue Profeta, "il 4,8% dei suicidi nazionali si verifica qui in abruzzo maggiormente tra i disoccupati. se pensiamo che la popolazione abruzzese è di 1 milione e trecentomila abitanti ed è esattamente il 2,2% della popolazione nazionale italiana, e che l'abruzzo è fanalino di coda per la percentuale più alta di disoccupazione , il dato sui suicidi è allarmante. la media è tra le più alte del paese"