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Martedì, 28 Marzo 2023 19:01

Pescara/verde urbano. Question time cittadino.

Scritto da redenz

Durante il consiglio comunale del 27/03/2023 il Presidente dell’Archeoclub di Pescara Giulio De Collibus, durante il “Question time del cittadino” previsto dall’apposito Regolamento, ha chiesto con molta chiarezza perché non sia stata mai istituita la Commissione prevista dall’art. 4 del “Regolamento comunale per il verde urbano” in vigore fin dall’anno 2007.

"Tale Commissione doveva essere composta da tre tecnici interni all’Amministrazione, da quattro esterni di comprovata esperienza provenienti dal mondo dell’Accademia e dell’Associazionismo e dal Presidente di una Consulta per il verde e l’ambiente, mai istituita anch’essa. " Così Sezione “L. Gorgoni” di Italia Nostra, Pescara.

"Dopo oltre quindici anni il Vicesindaco Santilli è riuscito a non rispondere in alcun modo al quesito, alimentando invece una pretestuosa polemica e mescolando sedi, strumenti e competenze pur di confondere l’opinione pubblica. Ha quindi alzato un polverone che va chiarito:

-La sua difesa della professionalità dei tecnici comunali è del tutto fuori luogo perché nessuno l’ha messa in discussione; Il Vicesindaco vuole far passare la richiesta di istituzione della prevista commissione come un’offesa personale verso i funzionari?

-L’uso dispregiativo del termine “ambientalisti”, descritti come scostumati prevaricatori, la dice lunga sul preconcetto che questo amministratore nutre verso i cittadini impegnati nella difesa del loro ambiente e della loro città che, semplicemente, vogliono discutere le scelte e non subirle. Denigrare i cittadini è sempre un segno di debolezza, un “sonno della ragione” (a proposito di sonni tranquilli).

-La difesa degli agronomi che parlano a nome del loro Ordine di appartenenza mentre rivestono anche il ruolo di consulenza professionale verso il Comune, conferma ancora il suddetto preconcetto valorizzando solo i pronunciamenti a favore anche quando evidentemente inopportuni; invece il libero dispiegarsi del pensiero e della critica sarebbe una prepotenza e una prevaricazione; l’esatto contrario della realtà.

-Il Vicesindaco volutamente confonde la commissione richiesta da tutte le Associazioni cittadine, prevista da un Regolamento e ricordata da Giulio De Collibus, con una commissione straordinaria istituita ad hoc dopo l’incendio alla Riserva Dannunziana. Questa seconda Commissione (che ha prodotto una pregevole relazione finale piena di indicazioni in gran parte disattese, compresa quella fondamentale di istituire una Direzione scientifica della Riserva stabile, permanente ed autonoma) comprendeva stimati studiosi e alcuni esponenti di associazioni nazionali. Di fronte alla esclusione di Italia Nostra, unica associazione nazionale non convocata, abbiamo chiesto di parteciparvi, indicando il nome di una stimata esperta forestale, la Dott.ssa Artese (convocata in 2 sedute) per ovviare ad una ingiusta esclusione. La Commissione straordinaria per l’incendio della Riserva, che il 9 settembre 2022 ha concluso i suoi lavori con la consegna della relazione finale, non può quindi essere oggi chiamata in causa per giustificare la mancata istituzione della Commissione del verde prevista dal citato Regolamento del verde del 2007. "

"Noi chiediamo ORGANISMI PARTECIPATIVI PERMANENTI. Ad oggi invece, dopo le dichiarazioni del Vice Sindaco, NON AVREMO NÉ LA COMMISSIONE PER IL VERDE EX ART.4 DEL REGOLAMENTO COMUNALE, NÉ LA DIREZIONE SCIENTIFICA DELLA RISERVA. Alla faccia di Leggi e regolamenti."

Conclude: "Il Vicesindaco vuole buttarla in rissa; ma noi lo incalzeremo sulle cose e sugli atti. Siamo la cittadinanza attiva e non siamo soggetti a scadenza. Lui, e la sua delega che ritiene così smisurata, invece sì."

Question time, Comitato del Parco Via della Fornace Bizzarri

Ieri, 27 Marzo 2023, fra i temi discussi in Consiglio Comunale si è tornati sull'incresciosa questione del Parco di Via della Fornace Bizzarri e del suo più che fattibile salvataggio," bocciando tutte le mozioni dell'opposizione e continuando ad ignorare le tante proposte alternative fornite all'ubicazione dell’asilo, tra cui, la più semplice, quella di costruirlo nel terreno limitrofo, spazio libero da strutture ed alberature, soluzione che fornirebbe la possibilità concreta di realizzare l'asilo e mantenere il parco. Distruggere un parco attrezzato, unico spazio verde di aggregazione dei cittadini per sostituirlo con un altro servizio è a nostro avviso una scelta scellerata, ma a detta del sindaco e della sua giunta è l’unica strada percorribile."

Questa la risposta del Comitato del Parco di Via della Fornace Bizzarri alla opposizione del Vicesindaco:

"In riferimento alla particella 1976 del foglio 32 di proprietà del Comune di Pescara, sita in Via Celestino V, sulla quale i residenti di Via della Fornace Bizzarri hanno più volte richiesto all’Amministrazione Comunale di spostare il progetto per la realizzazione di un asilo nido finanziato con i fondi PNRR, oggi, 27 marzo 2023, in sede di Consiglio Comunale, il vicesindaco Santilli ha esposto che lo spostamento non è possibile in quanto la stessa area non sarebbe in disponibilità dell’A.C. poiché sottoposta a provvedimento sub iudice, ossia l’area è “nelle mani del giudice” per non si sa quale controversia. Premesso che: • In data 28-12-2022 il consigliere del PD Piero Giampietro ed i Consiglieri Erika Alessandrini, Paolo Sola e Massimo di Renzo hanno presentato due diverse interrogazioni urgenti per verificare la effettiva e piena disponibilità del Comune di Pescara dell’area sopra indicata (particella 1976 del foglio 32) come alternativa potenziale al parco di Via Fornace Bizzarri per la realizzazione del nuovo asilo • In data 07-12-2022, il Servizio Tecnico del Patrimonio Immobiliare ed Espropriazioni del Comune di Pescara ha risposto alla suddetta interrogazione, a firma della Dott.ssa Federica Mansueti, precisando quanto segue: • “La particella di che trattasi è pervenuta al Comune di Pescara in virtù di una cessione gratuita da parte del “Consorzio fra Cooperative Edili e di Abitazioni – CO.C.E.A. Abruzzi” (per brevità CO.C.E.A.) nell’ambito Programma Integrato d’Intervento regolato dalla Convenzione per notaio Di Pierdomenico con Atto Rep. 12871, Racc. 4383 del 29/07/2003. Nella stessa Convenzione, tuttavia, detta cessione era stata subordinata al rilascio della prima concessione edilizia. A seguito di tale condizione, il notaio ha trascritto l’atto pubblico (trascrizione R.G. 12380 e R.P. 852 del 07/08/2003 - successivamente rettificata per correzione del Catasto terreni con Catasto fabbricati con trascrizione R.G. 2447 e R.P. 1764 del 21/02/2022) annotando la su indicata condizione come “Presenza di termini di efficacia dell’atto” e differendo la voltura all’avveramento e relativa cancellazione della condizione sospensiva in parola. Per tali ragioni, a tutt’oggi, pur se la condizione sospensiva si è avverata (ndr edifici già realizzati ed abitati dal 2006), la particella risulta ancora intestata catastalmente alla CO.C.E.A., dal momento che non è stata cancellata la condizione sospensiva apposta sulle trascrizioni sopra citate. Per poter effettuare tale cancellazione e dunque la voltura catastale deve essere adottata necessariamente una delle seguenti procedure. 1. Atto pubblico di accertamento dell’avveramento della condizione sospensiva, a cui dovrà partecipare obbligatoriamente la CO.C.E.A. ai sensi e nei modi previsti dall’art. 2668 del Codice Civile e anche secondo pareri di tre notai consultati dal sottoscritto. 2. Accertamento giudiziale per poter pubblicizzare l’avveramento della condizione sospensiva. Entrambi gli atti sopra elencati dovranno essere trascritti negli archivi della Pubblicità Immobiliare di Pescara. Si ribadisce che, in mancanza di tali procedure, non sarà possibile effettuare la voltura catastale. • La suddetta particella risulta essere nella piena disponibilità del Comune di Pescara, come si evince dalla Nota di Trascrizione alla Conservatoria dei Registri Immobiliari di Pescara della cessione di alcune particelle, tra cui quella in questione, dalla COCEA al Comune di Pescara, atto del 29-07-2003 rep. 12871, a firma del Notaio Di Pierdomenico Giovanni. Alla stessa maniera, da visura catastale, il suddetto terreno risulta intestato al Comune di Pescara.

Dunque, non risulta in alcun documento che il terreno in questione sia sottoposto ad un provvedimento “sub iudice”, così come invece asserito dal vice sindaco Gianni Santilli; d'altronde, se ciò fosse stato vero, gli stessi avvocati del Comune di Pescara avrebbero insistito, in sede di ricorso al TAR, indicando il perché l’A.C. non poteva spostare la realizzazione dell’asilo nido sull’area proposta dai residenti di Via Bizzarri, cosa che non si sono mai sognati di fare in quanto l’asserzione non è vera. non si sono mai sognati di fare in quanto l’asserzione non è vera."

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