Per l'Abruzzo affacciato sul mondo...


 

 
Lunedì, 19 Giugno 2023 16:14

Pescara/test antidroga in Municipio: "tentativo di distrarre l'attenzione su inchiesta appalti."

Il commento dell'opposizione politica alle dichiarazioni del Sindaco Masci sull'inchiesta appalti che  annuncia test antidroga in Comune per dipendenti e assessori. Le dichiarazioni id Masci sul comunicato di D'Alfonso

Pettinari: Presa in giro del centrodestra

“Le pezze del Sindaco Masci sono peggio del buco. Parlare di test antidroga da sottoporre ai dipendenti comunali è un vergognoso tentativo di spostare l’attenzione dal vero epicentro del terremoto giudiziario che ha coinvolto il Comune di Pescara: un dirigente di sua fiducia, da lui nominato, è stato arrestato con accuse gravi . Un fatto gravissimo nell’ambito della Pubblica Amministrazione, accaduto tra l’altro sotto il naso del Sindaco e della Giunta di centrodestra, che si difendono con un laconico 'non ci eravamo accorti di nulla'. Se poi pensiamo che lo stesso centrodestra, che oggi inneggia ai test antidroga in Comune, alzò le barricate quando in passato la stessa proposta la facemmo noi del M5S in Consiglio regionale, si evidenza ancora di più come quella di Masci sia l’operazione spot di un sindaco politicamente disperato che vede i muri del palazzo di città crollargli addosso a meno di un anno dalle elezioni. I pescaresi e i tanti dipendenti comunali perbene, non meritano questa ennesima presa in giro da parte di un centrodestra, che se avesse avuto un briciolo di rispetto per la città di Pescara, avrebbe chiesto scusa e si sarebbe dimesso senza questi vergognosi teatrini inscenati probabilmente per salvare la faccia in "zona cesarini” ad affermarlo è il Vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari che continua, “Sono tanti i cantieri e gli appalti che oggi a causa degli arresti e delle indagini di corruzione rischiano lo stop. Un danno enorme alla città. Una città che probabilmente paga lo scotto di avere un governo cittadino forse troppo “distratto” su quello che avveniva all’interno del suo Palazzo di Città.

Purtroppo – conclude Pettinari - mentre la Procura della Repubblica sta svolgendo un delicato lavoro di indagine, per il quale colgo ancora una volta l’occasione di ringraziare il Procuratore, i magistrati e tutti gli organi inquirenti, il Sindaco continua a fare confusione con dichiarazioni inutili e fuorvianti dai reali problemi sollevati nell’inchiesta. Mi auguro che presto le indagini facciano chiarezza, così come mi auguro che si faccia luce su tutti i reati contestati a vario titolo agli esponenti della politica regionale. Chi ha l’onore di guidare le istituzioni deve essere di esempio e garantire ai cittadini onestà e competenza nella gestione della cosa pubblica. L’anticorruzione militante, come la definisco da tempo, deve auspicare all’onestà dei singoli rappresentanti eletti dai cittadini e a una Città e una Regione più giuste”.

Fina: “Dimissioni Masci dovute, è sindaco irrilevante”

“Le dimissioni del sindaco di Pescara Carlo Masci sono a questo punto persino dovute. L’incapacità di gestione amministrativa emersa nell‘ambito dell’inchiesta che ha pesantemente coinvolto il Comune di Pescara, sommata alla negligenza e all’assenza di controllo, è aggravata dalle sue recenti dichiarazioni pubbliche. Oltre che imbarazzanti, sono offensive. Per il ruolo che Masci ricopre, per l’istituzione che guida (che dovrebbe guidare), per le cittadine e le cittadini che lo hanno eletto”: lo dichiara Michele Fina, senatore del Partito Democratico. Fina prosegue: “I tentativi di sviare l’attenzione enfatizzando gli aspetti comunque molto gravi che riguardano l’assunzione di sostanze stupefacenti, culminati con il grottesco annuncio dei test antidroga in municipio, sono inutili e penosi. Il punto è che il sindaco e l’amministrazione non governano la città di Pescara, hanno delegato il controllo di procedure decisive per lo sviluppo alla parte dirigenziale, e non hanno vigilato sul loro operato. Sostenendo la tesi della totale separazione tra politici e tecnici, Masci prova a scansare le responsabilità, ma così facendo non fa che ammettere la propria completa irrilevanza. Pescara merita un sindaco e un’amministrazione che sappiamo scegliere e sostenere, anche attraverso la necessaria vigilanza, la trasparenza e la regolarità delle procedure che derivano dalle decisioni politiche, specialmente quando, come ha fatto a più riprese il Pd in Comune, di rischi e opacità si è messi in guardia in anticipo”.

Le dichiarazioni del Sindaco Masci

"Come sindaco di Pescara e primo cittadino di tutti i pescaresi, pur non volendo alimentare polemiche strumentali, disinformate e fuorvianti, ritengo di dover necessariamente puntualizzare, per amor di chiarezza, alcuni aspetti della vicenda che ha investito il Comune. È di tutta evidenza che gli arresti per una vicenda sulla quale farà piena luce la magistratura e di cui sarà scritta la verità processuale, porta in primo piano riflessi politici che non possono prescindere da un fatto che va sottolineato con forza: è stato tradito il vincolo di fiducia, sono stati traditi gli impegni contrattuali ed è stata tradita la deontologia professionale. Allo sconcerto iniziale è subentrata la rabbia, perché tutto questo è intollerabile. Il Comune è stato danneggiato da questa vicenda, a tutti i livelli, ma ha dimostrato di avere un’articolazione e una struttura politico-amministrativa sana. Quanto alle conseguenze, è scontata la costituzione di parte civile non appena sarà concessa dalla Legge. Va ribadito che stiamo parlando di dipendenti infedeli, non certamente di un sistema corrotto e neppure di contaminazione corruttiva come qualcuno vorrebbe far credere. Nessun politico è tirato in causa e i dipendenti coinvolti sono una minoranza irrisoria rispetto all’intero corpo comunale con cui mi confronto ogni giorno e di cui apprezzo lavoro e impegno. Trovo singolare e anche patetico che l’opposizione, a corto di argomenti e in perenne affanno per questo, si levi col ditino alzato a fare la morale come se in casa propria non avesse avuto uno scandalo che ha riguardato amministratori e politici, e la cui scia giudiziaria ha consentito a qualcuno di sedere sui banchi del Consiglio comunale; e di dimenticare anche le regole deontologiche e di buona politica facendo irruzione in conferenza stampa con una sceneggiata indegna di un luogo istituzionale. Infine, all’onorevole Luciano D’Alfonso, sindaco emerito di Pescara la cui storia passata e recente parla per sé, che ha usato un linguaggio greve e spregiudicato, ricordiamo che la grande Pescara non è e sarà quella da lui paventata di “grande cocaina”: al contrario, ci sentiamo di rassicurarlo che non è e non sarà né quella del “grande affare” né tanto meno quella del “grande malaffare”. Pescara non è una città in saldo e i suoi amministratori non sono in vendita: se ne faccia una ragione".

Ultima modifica il Lunedì, 19 Giugno 2023 16:38
 

chiacchiere da ape

Top News

Statistiche

Visite agli articoli
33233016