La trama del film come riporta Wikipedia.
Montesilvano, ottobre del 1990. Quattro amici condividono il nome proprio e l'appartenenza alla subcultura punk; per distinguerli tra di loro vengono soprannominati, aggiungendo al diminutivo dialettale "Antò", l'epiteto, rispettivamente, di "Lu Malatu" (infermiere presso una clinica del luogo), "Lu Zombi" (postino in un paese della provincia pescarese), "Lu Zorru" (giornalista freelance per il quotidiano abruzzese Il Centro) e "Lu Purk".
I quattro ragazzi sono nauseati dalla vita di provincia e dal servilismo dei loro concittadini verso l'ingegnere Treves, potente speculatore edile della zona, in particolar modo Lu Purk che decide di trasferirsi come studente al DAMS dell'Università di Bologna. Inizia così a frequentare l'ambiente culturale alternativo locale, insieme alla compaesana Sballestrera, ma presto le sue aspettative sono deluse, a causa delle difficoltà riscontrate negli studi, ma soprattutto della dolorosa rottura di una breve relazione amorosa con una studentessa. Convinto ormai di essere stato amato in tutta la sua vita solo da sua nonna, da tempo defunta, per reazione decide di partire alla volta della tanto idealizzata Amsterdam, città di riferimento per il mondo punk; per finanziarsi il viaggio si fa assumere presso un cantiere edile del capoluogo emiliano ma un infortunio sul lavoro, e conseguente degenza ospedaliera, sembrerebbero inizialmente impedire la sua partenza. La prospettiva di essere costretto a tornare come pietoso storpio al paese, per vivere con la famiglia, è l'impulso decisivo che gli fa decidere di fuggire dall'Italia, grazie al supporto fornitogli dagli altri Antò e da Sballestrera. Poco tempo dopo Lu Zorru, datosi alla macchia per evitare il servizio di leva nella Marina Militare, conseguenza dello scoppio della guerra del Golfo (chiamata alle armi in realtà fittizia), raggiunge nella città olandese Lu Purk.
I famigliari de Lu Purk, non avendo più sue notizie da diverso tempo, decidono di rivolgersi a Chi l'ha visto?, con la speranza di ottenere maggiori informazioni sulla sorte del giovane, durante cui si aggiungerà la notizia della scomparsa di Lu Zorru. Ai parenti dell'amico, si aggiungono come testimoni pure Lu Malatu e Lu Zombi, a conoscenza della vera identità degli autori dell'inganno subito da Lu Zorru: la loro partecipazione al programma, condotto da Donatella Raffai, si trasforma però in un atto di denuncia, urlato in diretta televisiva, nei confronti del sistema di potere che regge Montesilvano, e contro lo stile di vita dell'intera società occidentale, con conseguente allontanamento forzato da parte del servizio di sicurezza della trasmissione. Intanto tra i due fuggiaschi scoppia un diverbio, con esito disastroso quasi immediato, a causa del quale saranno rimpatriati coercitivamente dalla polizia olandese, finendo amaramente per ricongiungersi con gli altri Antò nel loro paese natale.
La festa del Comune di Montesilvano del Film.
Questa mattina sono state presentate le iniziative per celebrare il film nel corso della conferenza stampa che si è svolta nella sala consiliare del Palazzo di città, alla presenza del sindaco Ottavio De Martinis, degli assessori Corinna Sandias e Alessandro Pompei, del consigliere delegato al Pala Dean Martin Adriano Tocco e del critico cinematografico nonché tra i promotori dell’iniziativa, Davide Desiderio. Uscito nelle sale cinematografiche il 1° ottobre 1999, La Guerra degli Antò è un cult generazionale diretto dal regista Riccardo Milani. Per i suoi 25 anni, l’amministrazione ha organizzato una vera e propria giornata di festa che si terrà sabato 16 novembre.
Programma della Festa degli Antò
Nel pomeriggio, alle 16.30 con la scopertura di una targa commemorativa posizionata sul lungomare di Montesilvano, più o meno all’altezza di bar Zagabria, attuale Belmò a cui interverrà anche il regista Riccardo Milani. La zona nord della riviera di Montesilvano, infatti, ha fatto da cornice alla storia dei quattro protagonisti del film: la pellicola, tratta dall’omonimo romanzo di Silvia Ballestra, racconta la storia di quattro ragazzi punk di Montesilvano e del loro desiderio di ribellione e di evasione dalla provincia, percepita troppo stretta.
Alle ore 18, all’interno della sala 5 del The Space Cinema di Porto Allegro, si potrà assistere ad un dibattito - intervista con il regista Milani, con gli attori protagonisti del film e con gli studenti del Liceo Marconi di Pescara, dell’Istituto Troiano Delfico di Montesilvano, dell’Istituto Titta-Fermi di Sulmona e dell’Istituto Pescara 8, coinvolti in un progetto sul film di Milani, coordinato dal critico cinematografico Davide Desiderio. In questa sede, verrà realizzato il primo di una lunga serie di podcast che il critico Davide Desiderio realizzerà sull’Abruzzo.
La festa degli Antò si concluderà alle ore 21 con la proiezione del film, sempre alla presenza del regista Milani e di alcuni degli attori del film come Paolo Setta.
“Il capolavoro di Riccardo Milani, che ha scelto la nostra amata Montesilvano come set, ha lasciato un segno indelebile nel cuore di molti di noi – ha affermato il sindaco De Martinis. Sabato 16 novembre, vi invito a partecipare a una giornata interamente dedicata alla commemorazione di questa pellicola che ha contribuito a far conoscere la nostra città in tutta Italia. Ci auspichiamo un seguito al film degli anni ‘90 che porti in luce il cambiamento della nostra Montesilvano, non solo dal punto di vista strutturale e demografico, anche dal punto di vista sociologico. Chiederemo a Milano di girare un secondo film tra le nostre vie”. Gli assessori, emozionati dal ritorno del film, si dichiarano orgogliosi di poterlo celebrare perché rappresenta per la città, oltre ad un bel ricordo anche una preziosa risorsa a livello turistico e culturale, dal momento che chi chi è rimasto per scelta a Montesilvano, incarna un po' gli Antò. Il critico Davide Desiderio: “Sono felicissimo di questa commemorazione e molto emozionato per tutto il programma, ma in misura maggiore, credo che la scelta dell’amministrazione di posizionare una targa sul lungomare, uno dei luoghi iconici del film, significhi iniziare a valorizzare le espressioni culturali avvenute in città, importanti dal punto di vista culturale e turistico perché comunque hanno fatto la storia della nostra città”. L’evento è gratuito ed è aperto a tutti. Sono ancora disponibili posti su prenotazione.