La cerimonia di consegna si svolgerà il 2 giugno prossimo alle ore 12 presso il Palazzo Buonaccorsi di Macerata, alla presenza del Sig. Prefetto Dott.ssa Roberta Preziotti .
L’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, istituito con la Legge 3 marzo 1951, n. 178, è il primo fra gli Ordini nazionali ed è destinato a “ricompensare benemerenze acquisite verso la Nazione nel campo delle lettere, delle arti, della economia e nel disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici ed umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari”.
Il Maestro Iacomucci vanta un nutrito curriculum artistico come pittore e, in particolar modo, come incisore. L’acquaforte e la punta secca sono state infatti per Iacomucci, inserito nel novero degli incisori italiani, una passione costante e mai interrotta pur nella molteplicità delle tecniche sperimentate e praticate. Carlo Iacomucci nasce nel 1949 a Urbino, dove studia presso la prestigiosa Scuola del Libro. Nel corso della sua lunga carriera artistica si è spostato frequentemente tra Roma, Lecce e Varese, approdando infine a Macerata, città dove vive e opera.
- Dal 1972 ad oggi, numerose sono le sue mostre personali e collettive, in Italia e all’estero.
- Nel 2011 gli è stata conferita l’onorificenza di Cavaliere.
- Nel 2014 ha ricevuto presso il Campidoglio il “Marchigiano dell’Anno” per le arti visive, Centro Studi Marche (CESMA), Roma.
- Recentemente ha realizzato un libro d'arte in digitale dal titolo "Segno, Colore, Forma in Poetica Visione" a cura della dott.ssa Patrizia Minnozzi.
- Attualmente è in corso una mostra, assieme ad altri cinque incisori marchigiani, presso il Centro Studi Marche CESMA di Roma a cura della dott.ssa Pina Gentili.
Un riconoscimento pubblico di notevole importanza per Carlo Iacomucci che, con le sue opere e il suo meticoloso lavoro di incisore, ha reso un grande contributo alla collettività in termini di dedizione, sensibilità artistica e sapiente conoscenza della materia. Egli è riuscito nell’intento di comunicare con l’arte, attraverso l’interpretazione della realtà, mettendo in evidenza la propria interiorità. Nelle opere proposte da Iacomucci, l’attenzione dell’osservatore è volutamente portata a considerare, in modo particolare, l’aspetto formale dell’immagine, cioè la composizione, i colori, la luce, o semplicemente il bianco e nero. E’ come se in lui convivessero due facce: da un lato l’anima colorata e sgargiante dei suoi numerosi dipinti; dall’altro lato, l’anima in bianco e nero delle incisioni. L’arte di Iacomucci è un’arte “comunicativa”, nell’accezione più moderna del termine, proiettata verso la continua ricerca di immagini nuove, nell’intento di creare un’arte astratta e trascendente, ma reale e concreta allo stesso tempo.
La città di Macerata, pur non avendo dato i natali a Iacomucci, dovrebbe essere fiera di essere stata scelta dall’artista urbinate come luogo di elezione del suo vivere ed operare, ricevendo lustro ed onore da un personaggio tanto eclettico, quanto rigoroso nel suo percorso artistico e umano.