Così interviene il sindacato giornalisti abruzzesi: "Ha scelto di denunciare dalle telecamere di "In Cronaca" la trasmissione condotta su Rete8 dal collega Luca Pompei, che viaggia attraverso i fatti e le storie d'Abruzzo. La risposta è arrivata nella nottata appena trascorsa, poco dopo le due, quando la donna ha sentito urlare "infamona" e ha visto, sotto casa, al Ferro di Cavallo a Pescara, la sua macchina divorata dalle fiamme. Un'utilitaria di cui, nonostante l'intervento dei Vigili del Fuoco nulla si è salvato".
Il Sindacato dei giornalisti abruzzesi è vicino alla persona colpita da questo gesto di intollerabile violenza e al collega Luca Pompei, che questa mattina era a Villa del Fuoco a documentare i fatti e ad esprimere la sua solidarietà. "Sappia chi invia questi inaccettabili messaggi trasversali che da minacce e offese i giornalisti abruzzesi mai si lasceranno intimorire".
"Voglio manifestare la mia vicinanza e la mia solidarietà alla signora residente al Ferro di Cavallo che la scorsa notte ha visto la sua auto andare a fuoco. Se dovesse essere confermato il fatto che si tratta di un atto doloso, questo sarebbe veramente un fatto grave a cui tutti dovremmo dare, a seconda dei ruoli e delle responsabilità, una immediata risposta, oltre che assoluta condanna". Così il capogruppo dell'Udc al Comune di Pescara che auspica e allo stesso tempo annuncia, una pronta risposta delle istituzioni e in particolare dell'Amministrazione Comunale: "I riflettori sono accesi da tempo sul Ferro di Cavallo, così come per le altre periferie, a tutela dei tantissimi cittadini e residenti onesti, ma evidentemente - ha spiegato Pignoli - non basta e si deve fare ancora di più e per questo abbiamo messo in campo alcuni provvedimenti, assieme all'assessore comunale all'Ascolto del Disagio Sociale Di Nisio. Fra questo, proprio domani mattina alle ore 12.30 nella Sala Giunta del Comune di Pescara, è convocata la Conferenza stampa per presentare alla stampa dell’iniziativa: Realizzazione di punti di ascolto decentrati per fronteggiare il disagio sociale perché credo che dietro questi episodi, e più in generale di una situazione difficile in alcuni quartieri come quello di Rancitelli, ci siano disagio e degrado che bisogna superare. Ma non ci fermiamo perché come abbiamo fatto la settimana scorsa in via Rio Sparto 15, dove erano stati incendiati alcuni locali del pian terreno dello stabile, e dove ci siamo recati per un sopralluogo con il sindaco Masci e con lo stesso assessore Di Nisio, oltre che con il sottoscrittto, nei prossimi giorni saremo ancora una volta, assieme al sindaco, al Ferro di Cavallo per ascoltare i residenti e illustrare quei provvedimenti messi in atto da questa Amministrazione che vuole sempre più una città con le periferie al centro".
"Un atto vigliacco, di un'estrema gravità. Una cittadina onesta messa in ginocchio dai delinquenti: le hanno bruciato l'unico mezzo che aveva per muoversi e hanno voluto colpire nel segno facendo leva sulla paura. Questa signora, per me prima di ogni altra cosa un'amica, è al mio fianco nella lotta alla criminalità. Sono addolorato che cittadini coraggiosi come lei, che ci mettono la faccia debbano essere lasciati soli subire simili atti" il commento arriva dal Vice Presidente del Consiglio Domenico Pettinari in merito all'incendio di un'autovettura, con grande probabilità doloso, che è avvenuto questa notte intorno alle 3 nel Ferro di cavallo. "Accanto alla sua autovettura è stata trovata una bottiglia di benzina, che fa presupporre che si tratti di una vera e propria minaccia mirata – spiega ancora Pettinari che questa mattina si è recato sul posto insieme alle forze dell'ordine appena appresa la notizia – la donna è spaventata, come tutte le persone oneste che abitano il Ferro di Cavallo. Cosa dobbiamo aspettare affinché gli organi preposti agiscano e istituiscano un presidio fisso di Polizia o esercito in quel luogo? Il Ferro di cavallo a Pescara rappresenta una piazza di spaccio nazionale. I delinquenti continuano a vivere in quelle case e quando vengono messi fuori, perché abusivi, riprendono il controllo degli appartamenti poco dopo. Se il tiro delle minacce si alza è inevitabile dover aumentare le azioni di contrasto alla criminalità. Immediatamente telecamere a tutela di queste povere persone e subito dopo presidi fissi, se occorre anche chiamando l'esercito. Non possiamo aspettare più. Chiedo al Presidente di Regione e al Sindaco di Pescara di mettere da parte l'appartenenza politica e di dar seguito immediatamente a queste richieste, allo stesso modo mi auguro che alla signora, che davvero ha poco e niente, venga messo a disposizione un mezzo per potersi muovere perché ora è relegata lì senza alcuna possibilità di spostamento". Conclude.