Miniera di Monongah, contea di Marion, West Virginia, il più grave disastro minerario della storia degli Stati Uniti. L'incidente rappresenta anche la più grave sciagura mineraria dell'emigrazione italiana: morì circa un terzo dei tremila abitanti di Monongah. Le 171 vittime "ufficiali" italiane erano emigrati da località molisane (un centinaio), calabresi (una quarantina) e abruzzesi (una trentina).
“E’ possibile dimenticare Monongah ? O invece quella tragedia è ancora attuale e utile per costruire una memoria condivisa ?” A ricordare la storia è Geremia Mancini Presidente onorario Associazione “Ambasciatori della fame”.
“La tragedia mineraria di Monongah avvenuta proprio il 6 dicembre del 1907 , nella quale persero la vita centinaia di minatori italiani, rimase, volutamente, e per un lunghissimo periodo dimenticata . La volontà era quella di nascondere le responsabilità di chi per ricercare il proprio utile volle rischiare l’altrui vita.”
A Monongah morirono quasi mille minatori , moltissimi dei quali italiani e tra questi tanti gli abruzzesi. “Una storia che merita di essere conosciuta, rispettata e portata all’attenzione dei più giovani. Perché il sacrificio di quei minatori diventi sempre più un messaggio attuale e quindi utile a realizzazione, finalmente, un Paese dove la dignità del lavoro sia un valore condiviso.” E aggiunge “Per questo vicende come quella di Monongah debbono doverosamente essere innalzate a simbolo su cui poi provare a costruire una società con una vera dimensione sociale.”