"La riunione - spiega Smargiassi - si dovrebbe tenere presso l'Auditorium dell'Università di Chieti per aggiornamenti sul COVID19. Una scelta che trovo inopportuna sotto diversi e numerosi profili. Primo fra tutti il fatto che si tratta di un incontro che comporta l'assembramento di un numero notevolissimo di persone, circa 300/400, in ambiente chiuso, violando le prassi e i comportamenti di base consigliati dal Ministero della Salute, volti ad evitare proprio il propagarsi del COVID19. La nostra regione, in queste ultime ore, ha fatto registrare almeno un caso accertato di COVID19; buona norma consiglierebbe quindi di ricorrere a strumenti quali videoconferenza per informare il personale e operatori sanitari sugli aggiornamenti in merito alla diffusione del virus in argomento".
"Mi preme sottolineare che le perplessità esposte nella missiva sono state rappresentate anche all'Assessore alla Sanità Nicoletta Verì ed hanno trovato nella stessa ampia condivisione. Stiamo parlando di una lettera dai toni perentori che obbliga tutti i destinatari a presenziare alla riunione, senza considerare eventuali rapporti che gli stessi potrebbero aver intrattenuto con soggetti portatori del virus. Alla luce di tutto quanto sin qui esposto, ed al fine di evitare eventuali situazioni che potrebbero facilitare il propagarsi del virus e alla ASL 2 un inutile rischio di esposizione a richieste risarcitorie per ipotesi di contagio nel corso della riunione, ho chiesto al Direttore di annullare l'incontro" conclude.