I loro spettacoli sono un vero e proprio catalogo di opere e drammaturgie, una grande storia di ricerca teatrale che parte dal loro debutto con “Sacco” nel 1973 fino alle ultime produzioni e riprese come questo “Così… vi pare” tratto dal celebre testo di Luigi Pirandello.
Lo spettacolo, presentato a Pescara all’Aurum nell’ambito della stagione Teatro d’Autore del Florian Metateatro, vede in scena due straordinari attori come Nadia Brustolon (la signora Frola) e Vincenzo Preziosa (il signor Ponza, suo genero). Ci svelano le distopie interiori dei due personaggi protagonisti, accomunati da una tragedia, la perdita per lei della figlia, e per lui della moglie. Il pubblico suddiviso in due gruppi entra negli spazi abitati dalla presenza dei due personaggi. Un gruppo ascolta prima Flora, l’altro prima Ponza, e poi si cambia. Entrambi danno una versione della storia, cercano un senso, una verità che non ha soluzioni poiché lo stesso Pirandello non ne dà. Chi è pazzo dei due? O chi è più pazzo dei due? Resta il dubbio, risolto solo apparentemente dall’invito ad immaginare. Il teatro di Rem&Cap non è descrittivo, non è tutto ciò che si vede, sono il vuoto e l’assenza i veri protagonisti di questo capolavoro drammaturgico. Proprio attorno all’assenza e alla rarefazione di qualsiasi inutile parola, attorno alle ombre si costruisce l’intenso meraviglioso finale che vede i due protagonisti perdersi definitivamente nell’orbita di una danza macabra, assegnando alla “figlia-moglie morta” il ruolo gigantesco della fine. Fine che è cinematografica, è performance, è gesto installativo, dunque arte totale. Fine che è in un aldillà metafisico oltre il quale precipita ogni sguardo, ogni amore, ogni possibilità di ritrovare la verità.