Per l'Abruzzo affacciato sul mondo...


 
Martedì, 18 Gennaio 2022 12:33

Rigopiano, il ricordo a 5 anni dalla tragedia.

Scritto da A.C.

Questo pomeriggio alle 15 si terrà una cerimonia a cui parteciperanno i parenti delle vittime. Cinque anni di grande dolore dalla tragedia di Rigopiano. Il presidente della repubblica Sergio Mattarella: ''Una ferita per tutta l'Italia'

Il ricordo di quel mesto pomeriggio per l'Abruzzo: erano le 16.48 del 18 gennaio 2017 una valanga travolse l'hotel resort a Rigopiano, Farindola PE), provocando 29 vittime tra le 40 persone presenti nella struttura. Il 2022 potrebbe essere l'anno della sentenza nel processo ai trenta imputati per il disastro. Si torna in aula, nel Tribunale di Pescara, il 28 gennaio prossimo. Dei 30 imputati sono 29 quelli che hanno scelto il rito abbreviato.

Si legge su Ansa.

"Noi lottiamo da cinque anni - hanno scritto in una nota i promotori del Comitato vittime - per dare giustizia ai nostri angeli e per far sì che mai più si ripeta quello che è successo a Rigopiano". Tra i presenti anche i volontari del Soccorso Alpino e Speleologico abruzzese i quali hanno voluto ricordare "un'esperienza terribile, che - sottolinea il presidente Daniele Perilli - ha segnato tutti noi soccorritori. Ritrovare però alcuni ospiti dell'hotel ancora vivi è stato emozionante per chi come noi ha partecipato alle ricerche fin dalle prime ore". A ricordare la tragedia del 18 gennaio del 2017 è Fabio Pellegrini, 47 anni, di Loreto Aprutino, fra i primi ad arrivare con ai piedi un paio di sci quel giorno sul luogo del disastro: "Ero qui quella notte e ricordo delle immagini strazianti che non avrei mai voluto vedere. Quelle immagini ritornano spesso e non solo in questi giorni. Il mio pensiero va a quella notte e a quei giorni e ai familiari delle 29 vittime. Con Giampiero Parete (uno dei superstiti) è nata una bella amicizia ma anche con altri. Queste persone vogliono giustizia, vogliono sapere quello che è accaduto ed è dura per loro dover convivere ogni giorno con questo dolore".

Oggi la cerimonia.

Questo pomeriggio alle 15 si terrà una cerimonia a cui parteciperanno i parenti delle vittime. Fiaccolata, alzabandiera, deposizione fiori e messa: saranno ricordate oggi sul luogo della tragedia le 29 vittime. 

"La comunità di Penne si stringe al dolore delle famiglie delle vittime della tragedia di Rigopiano. Rimarrà una delle pagine più nere della storia dell'Area vestina". Lo afferma il sindaco di Penne, Gilberto Petrucci, che oggi pomeriggio parteciperà, in delegazione, alla commemorazione del tragico evento accaduto cinque anni fa.

Il sindaco de L'Aquila, Luigi Biondi:

"La comunità dell'Aquila si stringe al dolore delle famiglie delle 29 vittime della tragedia di Rigopiano, alle loro sofferenze e a quelle di quanti, nella maledetta notte di cinque anni fa, sono sopravvissuti ad un evento che ha segnato la storia dell'Abruzzo, suscitando commozione e angoscia." Ha proseguito, "'Una ferita per tutta l'Italia', l'ha definita il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Le cicatrici saranno un monito e, al contempo, le immagini dei soccorritori che in quelle ore frenetiche si affannavano sul luogo del disastro ci ricordano quanto il nostro Paese possa essere solidale e coeso nei momenti di maggiore difficoltà e di emergenza. Evocare quei giorni lascia ancora attoniti, ci fa sentire quanto l'uomo possa essere fragile e vulnerabile nonostante la mole di conoscenze e tecnologia a disposizione. Da qui bisogna ripartire affinché l'impegno sulla prevenzione del rischio sia predominante nell'agenda delle Istituzioni. Lo dobbiamo a chi non c'è più, a chi è rimasto, a ognuno di noi".

No incidenza del terremoto - Uno studio realizzato dal professore Nicola Pugno, dell'Università degli Studi di Trento

Il terremoto non ha avuto, con grandissima probabilità, alcuna incidenza sulla tragedia dell'Hotel Rigopiano, accaduta il 18 gennaio 2017: questi fenomeni producono sovraccarichi sul manto nevoso preesistente equivalenti solo a pochi centimetri di neve fresca. Lo si legge su Ansa. La valanga che ha travolto il resort di Farindola (Pescara) causando la morte di 29 persone è stata dovuta essenzialmente alla fitta nevicata, tre metri, caduta nelle 72 ore precedenti. A stabilirlo è uno studio realizzato dal professore Nicola Pugno, dell'Università degli Studi di Trento, esperto della meccanica della frattura, che sarà pubblicato nelle prossime ore sulla rivista Matter, della casa editrice Cell Press. Il docente Pugno insieme al professore Giorgio Rosatti, dello stesso ateneo, esperto di dinamica delle valanghe, ha ricevuto l'incarico quale perito di parte da Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e tutela dei diritti dei cittadini, che assiste, unitamente all'avvocato Andrea Piccoli, del foro di Treviso, il superstite simbolo di quel dramma, il pasticciere di Monterotondo (Roma), Giampaolo Matrone, oltre alla figlioletta Gaia, di 10 anni.

chiacchiere da ape