Ovvero il periodo di tempo che manca all’inizio delle prove, fissato per il 21 giugno. Secondo un sondaggio effettuato da Skuola.net - su un campione di 1.000 studenti di quinto superiore - ben 1 su 2, infatti, ha detto di voler onorare al meglio questa giornata. La storia racconta che la festa nasce dalla tradizione del “Mak Pi 100”, originatasi nel 1840 all’Accademia Militare di Torino. Nel 1839 un decreto regio riduceva la durata dei corsi per ottenere la nomina a sottotenente e, narra la leggenda, nell'apprendere tale disposizione un allievo, Emanuele Balbo Bertone di Sambuy, esclamò in piemontese: «Mach pi tre ani!», letteralmente «Solo più tre anni!» (ossia che restano ancora soltanto tre anni). L'espressione divenne «mach pì cènt» (solamente cento), e gli allievi presero l'abitudine di fare il conto a scalare. Mak P divenne così l'espressione tipica, ripetuta di anno in anno, all'avvicinarsi della conclusione del corso di formazione degli ufficiali.
Probabilmente la tradizione militare si è allargata alle scuole superiori e da anni ormai si festeggia. I ragazzi fanno feste, gite e alcuni seguono la tradizione religiosa diportare a benedire gli strumenti dell'esame, le penne ad esempio. In Abruzzo da tempo si opta per recarsi a San Gabriele, il santuario famoso nel mondo. Rimane nella vita questa devozione per i più credenti, in occasione dell'auto nuova, di importanti pasaggi nella vita e per un importante esame all'Università.