di Enrico Gambacorta
In questi giorni la nostra carta costituzionale è oggetto di un gran parlare. Chi ne esige l'ottemperanza di certi dettami. Forse per soddisfare le proprie esigenze? Chi richiede ed insiste per modificarla. In omaggio al “Cicero pro domo sua”? (per il proprio tornaconto?). E chi ne ignora o offusca certi articoli. Per timore della loro applicazione? In modo particolare, mi riferisco, oltre all'articolo 54, all'art. 53 della Costituzione che prevede la progressività totale delle imposte. Senza eccezione alcuna. Attualmente, la progressività viene applicata solo alle imposte dirette. Perché non alle imposte indirette? Perché non si aboliscono le imposte indirette unendole tutte a quelle dirette che sono progressive? Così è in alcuni Paesi.
L'immobilismo non va bene ma al governo del fare bisognerebbe chiedere di quale fare si tratta e come fare.
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