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Giovedì, 23 Febbraio 2023 17:24

Rigopiano, sentenza: 25 assoluzioni e 5 condanne.

Scritto da redenz
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In aula l'urlo: "Vergogna"

Verdetto a 6 anni da disastro, 3 anni e mezzo dall'inizio del processo. La sentenza per 30 imputati nell'aula 1 del tribunale di Pescara.

Molti parenti urlano e contestano la decisione del giudice che ha assolto 25 imputati su 30. "Vergogna vergogna. Ingiustizia è fatta. Assassini. Venduti. Fate schifo". Queste le urla dei parenti delle vittime alla lettura della sentenza. Alcuni parenti delle vittime sono stati trattenuti a stento dalle forze dell'ordine. Si apprende da Ansa.

Condanna a 3 anni e 4 mesi ciascuno per Paolo D'Incecco e Mauro Di Blasio ritenuti responsabili come dirigenti della Provincia  per la loro condotta relativa al "monitoraggio della percorribilità delle strade rientranti nel comparto della S.P. 8, e alla pulizia notturna dalla neve ovvero a quella relativa al mancato reperimento di un mezzo sostitutivo della turbina Unimog  fuori uso, nonché alla mancata chiusura al traffico veicolare del tratto stradale della provinciale nr 8 dal bivio Mirri e Rigopiano".  Condannati a sei mesi di reclusione ciascuno per falso l'ex gestore dell'albergo della Gran Sasso Resorto Bruno Di Tommaso e il redattore della relazione tecnica di intervenire sulle tettoie e verande dell'hotel Giuseppe Gatto. Condannati, inoltre, in solido gli imputati Ilario Lacchetta, Paolo D'Incecco, Mauro Di Blasio, Bruno Di Tommaso e Giuseppe Gatto al pagamento delle spese processuali.
L'accusa aveva chiesto, invece, condanne per 151 anni di reclusione per i 29 imputati e una società. Si legge su Agi.

Caos in aula dopo la lettura della sentenza nell’aula del Tribunale di Rigopiano. Assolti l'ex prefetto di Pescara, Francesco Provolo e, l'ex presidente della Provincia, Antonio Di Marco. In aula alcuni dei familiari hanno applaudito sarcasticamente il giudice Gianluca Sarandrea, per poi gridargli contro ‘ti devi vergognare, è uno schifo, questa non è giustizia’. Sindaco condannato per uno dei capi d'accusa. Lacrime e urla in aula, tanto da richiedere l’intervento di poliziotti e carabinieri, costretti a bloccare la tentata aggressione al giudice, blindato in aula.

Due anni e otto mesi al sindaco di Farindola (Pescara) Ilario Lacchetta. Questa la sentenza di condanna appena pronunciata dal gup del Tribunale di Pescara Gianluca Sarandrea per la tragedia dell'Hotel Rigopiano di Farindola, travolto e distrutto, il 18 gennaio 2017, da una valanga. L'accusa aveva chiesto per Lacchetta, sindaco attuale e all'epoca del disastro, 11 anni e 4 mesi. 

Oggi in aula c'era un enorme striscione con i volti delle vittime adagiato all'ingresso del tribunale di Pescara dove era la sentenza. I familiari indossavano pettorine con i volti delle vittime. In aula erano posizionate 29 maglie dedicate alle 29 vittime, ognuna su una sedia. "Così - una mamma all'Adnkronos - è come se anche loro fossero presenti".

Marsilio, “La sentenza provoca dolore e sorpresa ma va rispettata”

“La sentenza provoca dolore e sorpresa, e non possiamo non comprendere i sentimenti dei familiari delle vittime e dei superstiti. Nello stesso tempo, abbiamo il dovere come rappresentanti delle Istituzioni di rispettare la sentenza e di prendere atto della decisione del Giudice. Naturalmente, per esprimere un giudizio più completo e valutare le eventuali ulteriori azioni che la Regione potrà e dovrà intraprendere, dobbiamo attendere la pubblicazione delle motivazioni, che leggeremo e studieremo con la necessaria attenzione”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.

Ultima modifica il Giovedì, 23 Febbraio 2023 18:41

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