Ennesimo passo falso casalingo del Delfino contro una diretta concorrente nella lotta salvezza: all’Adriatico la Reggina si impone per 2-0.
La sconfitta odierna (la quarta consecutiva in campionato) rappresenta senza dubbio il punto più basso della mediocre stagione dei biancazzurri, che contro i calabresi hanno letteralmente toccato il fondo: ultimo posto in classifica, con 16 punti dopo 21 gare, e zona salvezza distante ormai 6 lunghezze. Non convincono le scelte iniziali di mister Breda, che sembra non avere più in pugno le redini della squadra: con Omeonga schierato in cabina di regìa e Rigoni relegato a mezzala, il Pescara regala il primo tempo agli ospiti, che nel secondo tempo raccolgono i frutti della costante superiorità (65% di possesso palla) andando a segno con Denis (73’) e Montalto (79’). Se la gode il tecnico Baroni, da dicembre sulla panchina amaranto, che coglie l’ennesimo successo contro la sua ex squadra.
In silenzio stampa la società biancazzurra: nessun tesserato è autorizzato a rilasciare dichiarazioni; il momento d’altronde è cruciale: martedì prossimo, nel turno infrasettimanale, il Delfino sarà ospite della capolista Empoli.
Il Pescara perde al Bentegodi per tre reti a una, un risultato forse bugiardo in termini di prestazione ma che riflette la distanza che oggi esiste tra queste due squadre. Il nuovo modulo – l’albero di natale – ha consentito di creare qualche occasione in più, tuttavia la squadra che ha peggior difesa e peggior attacco del campionato perde anche se gioca discretamente, è una questione di struttura.
Il Pescara esce sconfitto dallo Stadio Arechi di Salerno per mano della Salernitana di Fabrizio Castori. Il punteggio finale dice due reti a zero per i granata, che senza dubbio hanno meritato questa vittoria. Ancora una prestazione molto negativa dei biancazzurri, oggi penultimi in classifica e tormentati da numerose incognite di mercato.
Pesante sconfitta casalinga del Delfino contro una diretta concorrente per la salvezza: all’Adriatico la Cremonese si impone per 2-0.
I biancazzurri recriminano per l’ennesimo errore arbitrale verificatosi nel corso di questa difficile stagione: è il 38’ quando il direttore di gara La Penna non sanziona con il penalty un netto intervento falloso in area di Castagnetti su Ceter. Il secondo tempo, però, è tutto di marca grigiorossa: dopo una tripla respinta al 48’ della difesa abruzzese su conclusioni di Celar, Valeri e Ciofani, gli ospiti trovano il vantaggio al 61’ grazie allo stesso Ciofani che depone in rete da distanza ravvicinata dopo una pregevole azione di Valeri. Per i padroni di casa non c’è neanche il tempo di reagire, perché dopo soli 5’ una sfortunata deviazione di Jaroszynski nella propria porta chiude virtualmente la gara. A nulla servono gli ultimi tentativi dei biancazurri, né l’ingresso in campo del neo-acquisto Machin, tornato in riva all’Adriatico dopo l’esperienza brianzola. Mister Breda lascia amareggiato il campo di gioco; l’inattesa sconfitta vanifica purtroppo quanto di buono fatto nelle ultime giornate: in attesa del match della Reggiana, il Pescara ripiomba infatti al quartultimo posto, in piena zona retrocessione.
PESCARA (3-5-2): Fiorillo; Guth, Valdifiori, Jaroszynski; Omeonga, Busellato (76' Machin), Memushaj, Maistro (64' Fernandes), Masciangelo (64' Crecco); Galano (57' Vokic), Ceter. All.: Breda.
CREMONESE (4-3-3): Carnesecchi; Zortea, Bianchetti, Ravanelli, Valeri; Valzania, Castagnetti, Bartolomei (88' Gustafson); Pinato (56' Gaetano), Strizzolo (46' Ciofani), Celar (73' Nardi). All.: Pecchia.
Arbitro: sig. La Penna di Roma.
Marcatori: 61' Ciofani, 66' aut. Jaroszynski.
Note: ammoniti Jaroszynski, Gaetano.
I biancazzurri escono vittoriosi dallo Stadio Città del Tricolore di Reggio Emilia, battendo la Reggiana per uno a zero al termine di una partita giocata in gran parte in inferiorità numerica e persino in nove negli ultimi minuti. La decide Scognamiglio di testa, a distanza di quasi due anni dall’ultimo gol. I ragazzi di Breda dimostrano uno spirito del tutto diverso rispetto alla prima parte della stagione, centrando una vittoria insperata e certamente figlia del carattere messo in campo. La classifica, complici i risultati delle altre, fa meno paura, con i biancazzurri che ad oggi sarebbero virtualmente salvi sebbene anche in ragione della partita in meno che la Reggiana deve giocare.
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