Il 28 febbraio si è chiuso il secondo bando promosso da Confcooperative: si sono costituite trentadue realtà che forniscono servizi e beni nei borghi dell’interno a rischio spopolamento, ora riunite nella rete BorghiIN. Massimiliano Monetti: “L’Abruzzo che non si arrende rinasce dal basso”
di Nicola F. Pomponio
Duemilatrecentoquaranta anni fa, nel 321 a.C. si consumò uno degli eventi più ingloriosi della storia di Roma. Le legioni consolari, bloccate tra due strette gole e circondate dai nemici sulle alture, dovettero arrendersi, senza combattere, alle bellicose tribù sannite; è l’episodio delle “forche caudine” in cui i consoli e tutti i legionari furono costretti a passare, seminudi, sotto un bastone in segno di sottomissione. Ciò però non impedì che una ventina d’anni dopo i Sanniti (un insieme di popolazioni che controllavano l’Abruzzo, il Molise e la Campania settentrionale) fossero sconfitti e inglobati nei domini romani.
Sangro, Imele, Tavo – Fino- Saline, Sagittario (alta e bassa piana) A firmare i sindaci dei comuni capofila Paglieta (CdF Sangro) Collecorvino (CdF Tavo-Fino-Saline) Villalago (CdF Sagittario Alta Valle) Corfinio (CdF Sagittario Bassa Piana) Tagliacozzo (CdF Imele)