Con un gol per tempo il Pescara supera la modesta Pistoiese e centra la seconda vittoria consecutiva in campionato.
Termina a reti inviolate il match dei biancazzurri contro la modesta Lucchese.
Prosegue l’astinenza del Pescara, incapace di dare una svolta al suo deludente ruolino di marcia. Lo 0-0 casalingo contro i toscani, ripescati in serie C dopo la retrocessione dell’ultima stagione, rappresenta l’ennesimo passo falso per il Delfino, che vede ormai lontanissima la vetta: sono ben 14 i punti di distacco dalla coppia di testa Modena-Reggiana. Erano infatti altre le aspettative dei tifosi (che oggi hanno duramente contestato la dirigenza) all’inizio del campionato; purtroppo la squadra adriatica, eliminata anche dalla Coppa Italia, non ha ancora una sua identità: il tecnico Auteri non ha individuato né un modulo né un undici titolare su cui puntare stabilmente. Nonostante ciò l’allenatore siciliano non è in discussione, come conferma a fine gara lo stesso presidente Sebastiani: "Auteri resta sulla panchina del Pescara. La contestazione odierna è qualcosa di vergognoso, perché la squadra andrebbe solo aiutata; personalmente sarei pronto anche a farmi da parte, se i tifosi trovassero un acquirente".
Ben poco da dire anche sulla partita giocata in campo: spettacolo scadente, con gli ospiti arroccati in difesa. Sterile il dominio dei padroni di casa, che non riescono mai a creare pericoli seri. Incandescente il finale: al 92’ Drudi si fa espellere per un fallo da ultimo uomo; quindi, dopo il triplice fischio, Ferrari viene colpito da un giocatore ospite e scoppia così una maxi rissa che costa a Rizzo l’espulsione diretta. Per la serie: non c’è mai fine al peggio.
Torna al successo il Delfino dopo le ultime due deludenti prestazioni che lo avevano fatto sprofondare al sesto posto. Conto il modesto Olbia, già battuto in estate in Coppa Italia, i biancazzurri faticano più del previsto e devono attendere il minuto 84 per festeggiare il gol vittoria, realizzato da Drudi sugli sviluppi di un calcio d’angolo di Pompetti.
All’Adriatico la gara è per pochi intimi: complice anche il periodo festivo, sono solo 2335 gli spettatori paganti, tra cui figura anche l’unico tifoso olbiese presente nel settore riservato agli ospiti. Mister Auteri reintegra Galano schierandolo titolare nel 4-3-3 di partenza e l’esperto attaccante biancazzurro dimostra che con la sua tecnica può ancora fare la differenza: è lui l’autore delle due conclusioni con cui il Pescara sfiora il vantaggio nel primo tempo.
Anche nella ripresa i padroni di casa comandano il gioco, ma il vantaggio non arriva: Ferrari pecca qualche volta di leziosità e Rizzo spreca una grande occasione in contropiede. L’unico rischio per il Delfino giunge al 77’, quando Di Gennaro salva in uscita su Demarcus lanciato a rete. Scampato il pericolo (e l’ennesima beffa), il Pescara trova finalmente il gol con il suo difensore centrale Drudi: rete pesantissima, che consente alla compagine biancazzurra di risalire al quarto posto.
Prossimo appuntamento lunedì 8 novembre, con il Delfino ospite del Cesena: la partita sarà trasmessa in chiaro da Rai Sport (inizio ore 21).
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