Ufficializzato l’arrivo del nuovo tecnico del Delfino: contratto fino a giugno con rinnovo automatico in caso di salvezza.
Il Pescara esce sconfitto per due reti a zero dal Mazza di Ferrara, al termine dell’ennesima pessima partita. La squadra non ha gioco e appare in chiara difficoltà tecnica, oltre a soffrire di lacune in rosa ampiamente denunciate a tempo debito. A complicare una situazione sull’orlo della compromissione giunge l’infortunio di Asencio, uscito in barella e dunque probabile lungodegente per le prossime settimane. La contemporanea assenza di Ceter priva la squadra di un centravanti. Sullo sfondo, la sempre più oscura trattativa per la cessione, con Leonardo Pavanati che ora dopo ora vede sfuggire la fiducia della piazza (e delle banche, a quanto pare).
Prima vittoria stagionale per il Pescara che all’Adriatico supera il Cittadella per 3-1.
Boccata d’ossigeno per i biancazzurri che, dopo cinque sconfitte consecutive, centrano il primo successo proprio contro la squadra veneta (autentica bestia nera negli ultimi anni) e soprattutto salvano la panchina di mister Oddo. Indiscusso protagonista del match il colombiano Ceter: sua la doppietta che, dopo appena 19’, mette al sicuro il risultato. La terza rete dei padroni di casa porta invece la firma di Vokic, con una magistrale punizione dal limite: anche per il trequartista (giunto in prestito dal Benevento e schierato dal tecnico al posto del più quotato Valdifiori) una prestazione assai convincente. Dopo lo scoppiettante primo tempo, nella ripresa i biancazzurri si limitano a controllare la gara. Al 60’ Cissé accorcia le distanze, ma la rete serve di fatto solo per le statistiche.
PESCARA: Fiorillo, Jaroszynski, Scognamiglio, Balzano, Masciangelo, Busellato, Fernandes (74’ Crecco), Bellanova, Vokic (59’ Galano), Ceter (83’ Asencio), Maistro (74’ Valdifiori). All.: Oddo.
CITTADELLA: Maniero, Donnarumma, Ghiringhelli, Frare (45’ Perticone), Adorni, Proia (80’ Gargiulo), Iori (71’ Vita), Branca, D'Urso (71’ Rosafio), Ogunseye, Cissé. All.: Venturato.
Arbitro: sig. Santoro di Messina.
Marcatori: 16’ Ceter, 19’ Ceter, 40' Vokic, 60' Cissé.
Note: ammoniti Masciangelo, Ogunseye, Perticone, Rosafio, Adorni.
Il Pescara – come ampiamente prevedibile – esce sconfitto per tre reti a una dal Via Del Mare di Lecce, al termine di un’altra partita da dimenticare. Mister Oddo, dopo averlo promesso, costruisce una formazione inedita e depurata da quegli elementi che, a sua detta, oggi non credono in quello che si fa. Il risultato non è quello sperato e nel post gara derubrica un undici shock a necessità contingenti, argomentando una zoppia di spiegazioni che non convincono.
Quarta sconfitta consecutiva per il Pescara che sprofonda in classifica: all’Adriatico i biancazzurri si arrendono anche al Frosinone (0-2).
Come già accaduto nel precedente match casalingo con l’Empoli, sono sufficienti solo 6’ agli ospiti per portarsi in vantaggio: un errore di Jaroszynski favorisce Novakovich, che entra in area e serve Ciano per il facile gol dell’1-0. La reazione del Delfino è sterile; sono infatti i ciociari a condurre sempre le danze e a sfiorare la seconda rete. Il copione non cambia neanche nella ripresa: al 52’ Ciano ricambia il favore a Novakovich fornendogli l’assist per il gol del raddoppio che di fatto chiude i giochi.
Non si salva nessuno tra i biancazzurri, come ammette lo stesso presidente Sebastiani a fine gara: “Dobbiamo solo chiedere scusa ai tifosi. Purtroppo la squadra non è compatta e non c’è protezione per il reparto difensivo. Domani ci sarà un incontro con il tecnico per discutere della situazione”.
In classifica sale a quota 10 il Frosinone di Nesta, mentre il Pescara rimane desolatamente ultimo con un solo punto all’attivo.